Per due anni è stato uno dei miei referenti a «Cronache di Napoli». Ma anche adesso che era stato assunto a «Napolipiù», continuavo a sentirlo. Alberto Marzaioli – 35 anni a giugno, sposato con Patrizia, un bimbo in arrivo – se n’è andato ieri mattina. Stroncato da un infarto e, forse, dall’imperizia di un ospedale su cui pende ora un’indagine della procura. Di lui ricorderò le sonore «lavate di testa», l’onestà intellettuale, l’equilibrio e la passione che infondeva in tutto quello che faceva. Ma anche le battute al telefono, le risate pomeridiane tra un pezzo e l’altro.
Mi piace ricordati, Alberto caro, con le parole che Giorgio Gradogna ha scritto, questa mattina, sulla prima pagina del tuo giornale: «Uomo e giornalista libero, svicolato da stupidi paraocchi, testardo e preciso».
Ciao, Alberto.
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