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giovedì, Aprile 25, 2024
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EMULE: SEQUESTRATO SERVER RAZORBACK
DA TEMPO ERA NEL MIRINO DELLE MAJOR

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Dopo minacce, annunci e smentite, uno dei più ricchi paradisi del file sharing, eMule, perde il suo più celebre server di riferimento. Secondo quanto si apprende su alcuni forum dedicati al peer-to-peer, infatti, la polizia belga avrebbe sequestrato Razorback, uno dei principali e più forniti archivi di file targati eDonkey/eMule. Apparsa inizialmente su alcuni siti specializzati, la notizia ha scatenato subito il panico tra gli utenti, ma sul blocco del server, al momento, non si hanno ulteriori dettagli.

Principale punto di riferimento del diffusissimo sistema p2p, Razorback nel corso degli anni era riuscito a indicizzare milioni di file acquisendo una popolarità senza eguali. Sul server, visto il funzionamento di eMule, non era conservato alcun file, ma solo uno sterminato elenco degli archivi in circolazione sul Network. Da tempo nel mirino delle major e degli investigatori, Razorback è accusato di diffondere illegalmente Mp3, film e altre opere protette dal diritto d’autore.

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Dopo il sequestro, secondo indiscrezioni non confermate, le autorità avrebbero disposto anche il fermo del principale amministratore del server incriminato. Di certo, stando a Slyck.com, sul network eMule si segnala invece la presenza di “Razorback fasulli” realizzati dalle forze dell’ordine per monitorare e raccogliere dati preziosi sul traffico.

La notiza ha subito allarmato la community, ma in molti hanno già gettato acqua sul fuoco. Vista l’enorme quantità degli utenti, come precisato anche da Zeropaid, sui server Razorback non è stato infatti archiviato alcun dato personale dei cybernauti. Conservare un log con gli IP degli accessi sarebbe stata un’impresa titanica e così gli utenti sembrano essere “salvi”.

La polizia belga ha alzato il tiro, ma la community del file sharing sembra aver schivato il colpo rilanciando la sfida. Online sarebbe già disponibile una valida alternativa a Razorback. Si chiama Kad ed è un network decentralizzato basato sul protocollo P2P Kademlia. La battaglia contro il file sharing illegale continua.

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