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sabato, Aprile 20, 2024
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CALVIZZANO, QUELLE PANCHINE CHE SCOMPAIONO E… RICOMPAIONO

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Potrebbe sembrare la trama di un vecchio film. Ma non si tratta del celebre “Triangolo delle Bermuda”, né della ” ricerca dell’arca perduta”. A turbare i cittadini di Calvizzano in questi giorni, è un giallo tutto nostrano e dal sapore genuino. Panche che scompaiono e misteriosamente riappaiono. E’ questo infatti l’oggetto del fermento di questi giorni, che ha spinto l’amministrazione comunale a prendere seri provvedimenti. Le panchine della discordia erano state collocate, e cementate al suolo, appena qualche giorno fa in via Martiri di Kindu, quando un funzionario comunale ne ha notato la scomparsa. Un furto? Questa inizialmente l’ipotesi più accreditata. Dopo quello dei tombini verificatosi appena qualche tempo fa, a Calvizzano ci si aspetta di tutto. Ma è bastato semplicemente un giro in centro per capire che così non era. Eccole lì le due panche, in via Giovanni XXIII, nei pressi dell’istituto materno gestito dalle suore. Non erano state rubate, ma semplicemente “ricollocate” secondo i canoni di una qualche convenienza. “Prenderemo seri provvedimenti – annuncia però stavolta il sindaco Pirozzi. “Non siamo di fronte ad una semplice bravata. Sta diventando un problema di sicurezza pubblica, perché quelle panche sono davvero pesantissime, se dovesse esserci un incidente qualcuno sicuramente si farebbe molto male. Ma non solo. Le panche sono state decementate, e caricate su di un mezzo pesante, perché non possono essere trasportate a mano, visto l’ingente peso. Ciò significa che i balordi erano proprio intenzionati a tirarci uno smacco. Quindi denunceremo immediatamente il fatto alle autorità competenti”. L’episodio non è comunque nuovo alla cittadina. Già l’anno scorso le stesse panche della discordia, inizialmente situate proprio in via Giovanni XIII, erano state oggetto della diatriba. Spostate in via Martiri di Kindu per ragioni di ordine pubblico – poco erano graditi gli schiamazzi notturni ad opera di un gruppetto di giovani sonnambuli che solevano riunirsi proprio attorno alle panchine incriminate, e neppure le lamentele delle mamme con carrozzino affaticate, costrette ad esibirsi in improbabili slalom mattutini tra le panche per accompagnare i propri bimbi a scuola – erano nuovamente ricomparse in via Giovanni XXIII.

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