Si era cosparso di benzina davanti al Comune per paura di perdere il posto, il biglietto agli amministratori: «Colpa vostra»
NAPOLI – È morto nel corso della notte all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato, Bernardo Romano, il «lavoratore socialmente utile» che si era dato fuoco davanti al Municipio di Cercola, in provincia di Napoli, in preda allo sconforto per la paura di perdere il lavoro.
LA TRAGEDIA – L’uomo, saputo che alla sua cooperativa non era stato rinnovato l’appalto, si era cosparso di benzina e si era dato fuoco, lasciando un biglietto in cui accusava gli amministratori locali con la frase: «è stata colpa vostra». Le sue condizioni, con ustioni di vario grado nel 70% della superficie corporea, erano apparse subito gravi e i sanitari del centro grandi ustionati del nosocomio partenopeo hanno fatto di tutto per tentare di strapparlo alla morte. Bernardo Romano lascia la moglie e sei figli.
L’INCHIESTA – Sulla vicenda, intanto, la Procura della Repubblica di Nola ha aperto un’inchiesta per accertare la regolarità nella iscrizione nelle liste Lsu, la congruità dei compensi ricevuti dagli addetti, le mansioni svolte. Il magistrato avrebbe anche acquisito presso il Municipio la documentazione relativa all’affidamento dell’appalto del Comune di Cercola. Questa sera era in programma una riunione del Consiglio comunale della cittadina. Oggi a Napoli sono in programma tre manifestazioni di disoccupati organizzati.