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giovedì, Marzo 28, 2024
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DROGA IN PROVINCIA: UNO STUDENTE SU TRE NE HA FATTO USO ALMENO UNA VOLTA

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Nella sala consiliare del complesso monumentale di Santa Maria La Nova e’ stata presentata ieri mattina una sintesi della ricerca sociologica sugli stili di vita e di consumo di sostanze stupefacenti dei giovani studenti di Napoli e provincia. Lo studio, che rientra nelle attivita’ del progetto ”Tras.pre”, finanziato con il fondo ”Lotta alla droga” della Regione Campania, e’ stato realizzato dall’assessorato alle Politiche Scolastiche della Provincia di Napoli in collaborazione con il Centro ”La Tenda” onlus, le Asl Napoli 1 e Napoli 3, la Cooperativa Sociale Operatori Dimensione Uomo e l’Universita’ di Napoli Federico II. L’indagine e’ stata realizzata tra la popolazione studentesca di Napoli e Provincia attraverso la somministrazione di oltre 1200 questionari in 20 Istituti di Scuola Secondaria Il campione poi selezionato e’ stato di 500 unita’, proporzionalmente distribuito per sesso e per territorio (centro, periferia, provincia) e per tipologia di istituto (Professionali – Tecnici – Licei Classici – Licei Scientifici – Licei Pedagogici – Licei Artistici). Sono state raccolte le testimonianze di giovani tra i 13 e 21 anni.
Dai dati emersi risulta che il 31,2% dei soggetti campionari confessa di consumare o aver consumato almeno una volta nella vita sostanze stupefacenti; il 68,8% dice di non aver mai sperimentato l’assunzione di nessun tipo di sostanza d’abuso. I maschi rappresentano il 60% dell’universo dei ‘consumatori’.
Il 70% dei fruitori, indipendentemente dal sesso, fuma anche sigarette, vale a dire 109 studenti su 156 consumatori totali. Il dato conferma non l’esistenza di una rapporto deterministico di dipendenza, ma certamente la familiarita’ dei territori dell’immaginario che approssima l’universo dei fumatori di sigarette a quello dei consumatori di stupefacenti. Tra coloro che sono soliti consumare sostanze, la droga maggiormente diffusa e’ quella leggera, rappresentata dall’hashish e dalla marijuana, utilizzata dal 27,4% circa dei consumatori.
”Risultati che rappresentano una popolazione giovanile in linea con quella europea”, ha spiegato il sociologo Luigi Caramiello, direttore scientifico della ricerca. ”Abbiamo cercato in ogni modo una variabile indipendente, ma tutti i dati ricalcano fedelmente quelli europei”. Caramiello si e’ poi soffermato sugli aspetti sociali del consumo di sostanze tossiche. ”Un fenomeno ambiguo, complesso, trasversale e intergenerazionale, ha detto, che tuttavia resta prettamente giovanile”.

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