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giovedì, Aprile 18, 2024
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RIFIUTI, A PICCOLI PASSI FUORI DALL’EMERGENZA. RIPRENDE LA RACCOLTA

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“Entro domani l’emergenza rifiuti in Campania dovrebbe rientrare”, ad affermarlo è il commissario Catenacci. La raccolta dei cumuli di immondizia procede ormai da giorni senza sosta e, con questo ritmo, dovremmo assistere ad un ritorno alla normalita tra breve. Raccolte finora più di 2000 tonnellate di rifiuti, di cui 1500 nei martoriati comuni vesuviani e 500 nei comuni del casertano.
Le attività di rimozione di questi giorni non è altro che un provvedimento tampone nell’attesa dell’emanazione dell’ordinanza da parte del Governo che conterrà atti di indirizzo più strutturali. Non cessano però gli incendi ai rifiuti, attivita che arreca danno enorme all’ambiente con produzione incontrollata di sostannze cancerogene.

Altro tema attuale riguarda l’emanazione, da parte del consiglio dei ministri, dello stato di calamità del comune di Acerra, sede di uno dei due Termovalorizzatori campani. La notizia è del 23 giugno scorso e le motivazioni sono da ricercare nella presenza di diossina riscontrata nella zona.
I comitati che si battono per evitare l’accensione delle caldaie del Termovalorizzatore di Acerra, in particolar modo il comitato allarme rifiuti di Napoli, la Rete Campana x la salute e l’ambiente si appellano a queste ultime decisioni del governo per bloccare i cantieri e chiedono una revisione del progetto con proposte alternative, magari che non prevedono l’uso di Termovalorizzatori. Oltre a ragioni prettamente ambientali, i comitati no-termovalirizzatore affermano che c’è anche una forte presenza della camorra nella gestione dei piani che prevede la spartizione di ingenti somme di denaro, circa 4500 milioni di euro, previste dal bando per la realizzazione dell’impianto.
Oltre a mobilitarsi attivamente per la chisura del cantiere di Acerra, i comitati no-termovalorizzatore propongono anche una interessante alternativa che potrebbe rivoluzionare il sistema rifiuti campano: il “sistema rifiuti zero”, adottato in vari stati del continente americano e che nasce proprio per contrastare la realizzazione di impianti di Termovalorizzazione. “Rifiuti Zero” ha alla base un concetto molto seplice: tutto quello che non è riciclabile o compostabile o riutilizzabile, le industie non lo dovrebbero proprio produrre. Da questa definizione si capisce che rifiuti zero prevede, sostanzialmente, il riciclaggio del 100% dei rifiuti e la chisura di tutte le discariche del mondo. Scenario meraviglioso e forse attuabile ma significherebbe modificare la cultura ed i meccanismi produttivi industriali del mondo moderno.

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Per saperne di più sulla teoria dei “Rifiuti Zero”:
Intervista al professor Paul Connett, padre della teoria “Rifiuti Zero”

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