Non si placa l’emergenza per la raccolta dei rifiuti nel giuglianese che si trascina da mesi. C’è molta preoccupazione per un’ulteriore blocco degli impianti di Cdr di Giugliano e Casoria. Intanto è slittato l’incontro tra i sindaci del comprensorio: Tagliatatela (Giugliano), Topo (Villaricca), Galdiero (Qualiano), Perrotta (Marano) e Palumbo (Mugnano), che si sarebbe dovuto svolgere ieri sera a Mugnano per trovare un accordo comune, che porti alla soluzione del problema. Dopo dieci anni di gestione commissariale dell’emergenza, emerge un unico risultato: il fallimento; ne è la prova che il commissario Corrado Catenacci rassegna le dimissioni tra un avviso di garanzia e l’altro. L’apertura di discariche un po’ ovunque per trasferire i rifiuti, la mancanza di controllo sulla gestione, le analisi del suolo e dell’aria che evidenziano valori di diossina sempre più elevati, confermano un insuccesso senza precedenti. Gli enti locali costretti a lavorare in condizioni di emergenza permanente, fanno fatica a ripulire le strade dalle montagne di rifiuti che si accumulano e spesso sono le periferie ad essere penalizzate, prime fra tutte, quella di Giugliano, Qualiano e Villaricca. Quando i rifiuti si accumulano per giorni, vengono incendiati, forse dai cittadini stessi che sono stanchi di vivere in una situazione di disagio continuo, ma incoscenti dell’ulteriore danno provocato.
I sindaci del comprensorio si riuniranno, forse, tra oggi e domani, e sembra chiaro che sono tutti d’accordo di quanto sia inutile allestire nuove discariche, che non fanno altro che rimandare il problema e creare altra immondizia nelle nostre città. La proposta dei sindaci che sembra emerge è la costruzione di un termovalorizzatore che accolga la spazzatura della sola area giuglianese. Sembra più una provocazione, ma se può servire a risolvere il problema e dare esempio alle altre aree della Campania in emergenza e se sarà ben accolta dalla cittadinanza, ben venga.
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