«Ci dovete “prestare”500mila euro, guardate che non abbiamo paura, noi buttiamo a terra la gente e la uccidiamo». Gli uomini agli ordini del boss latitante Antonio, scalzati i Nuvoletta e i Polverino, si erano presi la città di Marano puntando tutto sulla strategia del terrore. Proprio nell’ambito di un’estorsione venivano avanzate richieste a una famiglia di noti imprenditori edili della zona: è lì che emerge tutto l’interessamento della cosca per la politica.
Una “passione”antica, nata addirittura nel 2009,quando gli aguzzini pretesero il versamento di 15mila euro per la campagna elettorale di un assessore al Comune di Marano candidatosi alleelezioni provinciali.