25.6 C
Napoli
venerdì, Maggio 10, 2024
PUBBLICITÀ

«Mo ce’ purtà a soreta…». Così il capo della Paranza dei Bimbi puniva gli affiliati che tradivano

PUBBLICITÀ

“Si vince quando tutto è in perfetto equilibrio e quando in bocca la paranza ha un unico sapore”. È questo uno dei passaggi chiave del romanzo di Roberto Saviano ‘La paranza dei bambini’. Un libro che racconta della faida di Forcella, di come dieci ragazzini che sfrecciano in scooter contromano alla conquista del cuore di Napoli. Ragazzini che non credono nel domani e che sanno che i soldi li ha chi se li prende. Un romanzo che immerge i lettori in una realtà cruda e senza scampo.

Guai a chi tradiva il gruppo. Lo sa bene ‘Drone’ (Antonio Starita), che l’ha vissuto sulla sua pelle. Anche se a causa di quel tradimento aveva salvato tutti.
L’intera paranza, con il consenso di ‘o Maraja, aveva deciso di addestrarsi con le armi sparando sugli immigrati che all’alba aspettavano il solito bus per i loro spostamenti. Le pistole e mitra le dovevano portare con sé solo Giuseppe Izzo detto ‘Dentino’, Fabio Capasso detto ‘Briatò’ e Nicolas Fiorillo, il capo soprannominato ‘Maraja’. Arrivati alle spalle della Stazione Centrale misero in atto il loro piano, ma qualcosa andò storto: dopo aver sparato troppo e male, ferendo più di qualche straniero, una volante intravede quanto sta succedendo e solo a quel punto, Drone, per permettere la fuga ai suoi ‘fratelli’, spara contro gli agenti della Polizia.

PUBBLICITÀ

Un gesto che ha salvato l’intera paranza, ma che Nicolas non poteva perdonare. Le armi non andavano toccate senza il permesso: serviva una punizione esemplare per Antonio Starita, qualcosa che poteva far capire che non si accettavano comportamenti scorretti come quello assunto dal suo amico.
Drone inizialmente accettò il pegno, ma gli fu proposto l’indecente. “Ci devi portare tua sorella Annalisa, e lei deve fare un pom**** a tutti quanti noi”. Una decisione che Nicolas trasse guardando il film ‘Il camorrista’, quando il professore pretese la sorella di un detenuto che gli dava dell’omosessuale. Il ‘traditore’ puntò la pistola contro ‘o Maraja, ma sarebbe servito a poco sparare.

Dopo qualche giorno di digiuno e di tremenda sofferenza, Drone confessa tutto alla sorella. In lacrime, distrutto. Lei, dopo giorni e giorni di ripensamenti, accetta a malincuore. Una decisione presa in seguito ad un atto intimidatorio della stessa banda, quale scrisse “Mariuolo” sul garage della famiglia di Antonio.
Quest’ultimo e Annalisa si recano al Covo, il luogo dove la paranza si riuniva. “Facimme ‘sta schifezza”, incitò la ragazza. I ragazzi si posizionarono e, dopo che la ‘vittima’ innocente fu pronta, Drone abbassò gli occhi.

“Drone, drone!! Guarda cosa succede a chi tradisce la paranza -urlò Nicolas, che poi continuò rivolgendosi ad Annalisa- Adesso alzati e vattene. ‘O Drone è perdonato”. Gli altri ragazzi protestavano, ma la decisione era stata presa. Antonio Starita guardò l’amico, voleva ringraziarlo. A rompere il silenzio, però, fu sua sorella: “Mi fate schifo tutti, compreso mio fratello”. Servì quella punizione, quell’esempio, per far capire che con ‘La paranza dei bambini’ non si scherzava. Bimbi di nome e non di fatto, che partiti dal nulla, pian piano, hanno cercato di conquistare Napoli.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Tremano Pozzuoli e Napoli, scossa di terremoto di 3.7

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è avvenuta alle 13.25 nella zona dei Campi Flegrei. La scossa, si...

Nella stessa categoria