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Schianto in moto, muoiono due giovani

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Amici inseparabili nella vita, a folle velocità incontro al loro destino. Ernesto Guarino 24 anni, originario di Calvizzano, e Fabio Ercole 26 anni, di Marano, non avevano neanche indossato il casco prima di montare su quella Yamaha MT che Ernesto aveva comprato da poco. Proprio quella leggerezza, è costata la vita ad entrambi. Secondo i carabinieri che hanno analizzato il tratto di strada di via della Resistenza, ultimo tratto di vita per i due giovani, Ernesto correva e si è accorto troppo tardi della Fiat Punto che nei pressi di un distributore di benzina, stava facendo inversione. Inutili i tentativi di frenata, la moto si schianta con violenza contro l’auto. Per i due amici, la morte è quasi immediata. L’ultimo incidente che getta nello sconforto i genitori delle vittime, l’altro ieri sera, lungo la strada che collega Calvizzano a Marano. Le miti serate di primavera, l’ebbrezza di un giro in moto lungo una strada poco percorsa, l’incoscienza dell’età, sono stati complici di una tragedia annunciata. Manca poco alle dieci. All’altezza di un distributore Tamoil una Fiat Punto sta facendo inversione, alla guida c’è E.L. 28 anni, di Giugliano. L’automobilista racconterà di non aver visto sopraggiungere la moto. Ernesto invece, si accorge della Punto, e prova a frenare, ma è già troppo tardi. I due centauri compiono un volo di diversi metri, quando E.L., esce dall’abitacolo s’imbatte nella violentissima scena. I due ragazzi sono a terra, lontani l’uno dall’altro. A dieci metri dai loro corpi, la moto ridotta in mille pezzi. L’s.o.s. parte proprio dal distributore di carburanti. Tanto immediati quanto inutili i soccorsi in via della Resistenza. Ai medici del Caradarelli non resta che diagnosticare la morte di Guarino, Ercole invece, trasferito al San Giuliano, morirà nella notte per arresto cardiocircolatorio. Sul luogo dell’incidente anche i carabinieri della compagnia di Giugliano. I militari del capitano De Biase hanno ascoltato il conducente dell’auto. La sua versione trova conferma negli indizi forniti dal luogo dell’incidente. Tra vetri e pezzi di carrozzeria, sull’asfalto i segni lasciati dagli pneumatici della Yamaha. Dei caschi invece, neanche l’ombra. Il caso sembra si sia chiuso nella stessa serata di giovedì scorso. Nessuna inchiesta è stata al momento aperta a carico del giovane automobilista, colpevole solo di essersi trovato nel punto sbagliato al momento sbagliato. La tragedia invece si è abbattuta su due famiglie. Ernesto Guarino era il cugino di un’altra vittima della strada, Francesco Guarino, 28 anni, morto nello scorso dicembre mentre in corso Italia a Villaricca, assieme ad un amico viaggiava a bordo di una Ford Fiesta, centrata in pieno da un’Audi A4. La sua morte gettava nello sconforto un’intera famiglia, la stessa che dopo appena cinque mesi, subisce la perdita di Ernesto, anche lui come Francesco, assieme a Fabio, colpevole di incoscienza, vittima della strada.


MONICA D’AMBROSIO – IL MATTINO 12 maggio 2007

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