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lunedì, Maggio 6, 2024
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Guida sotto l’effetto della coca si schianta e muore a 18 anni

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Stanno procedendo ad oltre 100 km/h lungo una strada larga poco più di tre metri. Con la mente annebbiata dalla cocaina, la sfida per Domenico Maisto, 18 anni, di Giugliano, è riuscire ad arrivare allo slargo incolume, assieme all’amico in macchina con lui. Il giovane non ce la fa, perde il controllo della Smart, va a schiantarsi contro un un palazzo. Morirà durante il trasporto in ospedale. Si salva invece l’amico. Domenica sono da poco trascorse le 17,30, Domenico Maisto, residente in via Pigna a Giugliano, si mette alla guida della sua Smart, con lui un amico. Il percorso è via Capitano Pellegrino, stradina a senso unico, larga poco più di tre metri. All’altezza del civico 13, poco distante dalla chiesa della Madonna dell’Arco, a quell’ora affollata dai fedeli, il neopatentato perde il controllo della citycar, e va a impattare prima contro le mura di un palazzo antico, per poi carambolare e schiantarsi contro i cassonetti dei rifiuti, ridotti ad un ammasso di lamiere. Il giovane amico, è cosciente e terrorizzato, Domenico invece è privo di sensi, incastrato tra il sedile e il volante. I soccorsi, allertati immediatamente, trasferiscono entrambi al vicino ospedale di Giugliano. Maisto non ce la fa, muore durante il tragitto, l’amico invece, verrà medicato al pronto soccorso e dimesso. Al «San Giuliano» arrivano nel frattempo il papà, la mamma ed il fratello maggiore di Domenico. A loro i medici devono comunicare la terribile notizia e il fatto che il figlio fosse positivo al test tossicologico: il ragazzo si era messo alla guida della Smart dopo aver assunto cocaina. I fatti, proprio quando entrano in vigore i primi provvedimenti varati per prevenire le tragedie della strada: sospensione della patente da 15 giorni fino a quattro anni; il nuovo disegno di legge prevede anche la reclusione da tre mesi a un anno qualora risultino gravi elementi di responsabilità a carico del conducente. Ma si tratta di provvedimenti per i «fortunati» che vengono fermati prima di uccidersi o uccidere qualcuno.


MONICA D’AMBROSIO – IL MATTINO 20/03/2007

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