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Rifiuti speciali scaricati nell’Asi

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Montagne di scarti industriali sversate abusivamente lungo i varchi di accesso alla zona industriale, costringendo le auto dirette al lavoro, a pericolose inversioni di marcia. Lungo le due carreggiate di accesso al Cig, quella che ricade nel comune di Qualiano e quella di competenza del comune di Giugliano, contatori Enel, cellulari e plastica tritata, stanno creando pericolo e disagi per gli imprenditori. «Adesso basta – si ribellano gli industriali – non procederemo al piano di caratterizzazione richiesto dal Ministro per l’Ambiente, se prima non provvedono alla rimozione dei rifiuti e a scoprire chi è che continua a sversarli». A parlare in rappresentanza delle 54 aziende consorziate, è il coordinatore Guido Donadio. Poco meno di un mese fa, il Ministero per l’Ambiente aveva comunicato all’Asi che entro trenta giorni le aziende del consorzio avrebbero dovuto provvedere ad esaminare i livelli d’inquinamento delle falde acquifere. Qualora tali livelli risultassero superiori alle soglie consentite, le imprese dovranno provvedere a finanziare la bonifica. «Un’operazione prevista dal testo unico sull’ambiente – spiega Donadio – ma che non eseguiremo se prima non provvedono a mettere in sicurezza la zona». Da tempo le aziende protestano contro l’elevato tasso d’inquinamento provocato dai continui roghi appiccati ai rifiuti abbandonati abusivamente, o dalla difficile convivenza con l’impianto di Cdr. Ma nonostante promesse di interventi, nulla è cambiato. L’ultima emergenza è esplosa una settimana fa. Da quando, nottetempo, sono stati scaricati lungo due strade ad alto scorrimento, le uniche tra l’altro che consentono l’accesso al Cig, scarti di cui non si conoscono i livelli di tossicità. «Le auto che arrivano ai varchi – spiega ancora Donadio – non potendo accedere al polo, sono costrette a tornare indietro su una strada ad unico senso di marcia». La segnalazione è stata inoltrata da giorni ai rispettivi Comuni, ma solo ieri mattina, il Comune di Qualiano ha inviato mezzi speciali per spalare i rifiuti che invadevano la carreggiata. Per la loro rimozione invece, occorrerà rivolgersi a ditte specializzate. Sul varco che ricade nel territorio giuglianese, invece, non c’è stata risposta – «C’è stato un sopralluogo da parte della polizia municipale, ma gli scarti continuano ad ostruire il passaggio delle auto – spiega il coordinatore del Cig – da troppo tempo c’è un palleggio di responsabilità tra Provincia e comuni. Ma per quanto riguarda gli imprenditori, non siamo più disposti ad aspettare gli interventi promessi. Stavolta chiediamo di scoprire e punire chi continua a vanificare gli investimenti di chi da anni opera in questo territorio». Questa mattina un dossier che documenta la pericolosità dell’ultimo attentato al polo industriale, sarà recapitato ai carabinieri del Noe assieme alla denuncia sottoscritta da tutti gli imprenditori.


MONICA D’AMBROSIO – IL MATTINO 20 SETTEMBRE 2007

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