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Ferita nella rapina, perde l’occhio Nel raid colpito anche un amico

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Ha perso l’occhio sinistro Carmela Palumbo, 45 anni, vittima di una rapina trasformatasi in tragedia: tre pallini di una cartuccia di fucile le hanno raggiunto la faccia e hanno danneggiato irreversibilmente la cornea mentre era nel suo minimarket. Ieri pomeriggio la donna è stata sottoposta ad un lungo intervento chirurgico, i medici dell’ospedale Cardarelli stanno facendo di tutto per salvarle almeno l’occhio destro. Sta meglio invece Paolo Esposito, 41 anni, l’amico di Carmela e del fidanzato della donna, Rosario Borghese, ferito al collo ed al torace durante il raid: «Sono sconvolto – afferma Esposito al telefono – ma ringrazio Dio perché poteva andarmi peggio». Una voce dalla quale traspare rammarico: «È stato quando sono corso all’entrata del market, poiché attirato dalle urla di Carmela, che i rapinatori si sono innervositi e hanno minacciato di sparare. Detto fatto. Dopo un po’ Carmela aveva il viso pieno di sangue». Lui, l’amico dei due fidanzati, gestori del minimarket al civico 298 di Casacelle, sabato pomeriggio, come ogni sabato, era andato a dare una mano. «Dovevamo guardare insieme la partita» racconta ancora Paolo. Poi in pochi secondi si è consumata la tragedia. Sono da poco trascorse le venti. Carmela è dietro al banco dei salumi. Rosario Borghese, il fidanzato di una vita e con il quale prepara il matrimonio, è alla cassa. All’improvviso l’assalto dei due banditi. Uno di loro indossa un semplice cappellino con visiera, il complice invece, ha un passamontagna che gli copre il viso, e imbraccia un fucile da caccia. All’irruzione fanno subito seguito le minacce, in dialetto. La coppia si nasconde dietro uno scaffale sul quale sono sistemati snack e patatine. I banditi ripuliscono la cassa. Attimi di terrore poi, un incubo che sembra stia finendo. I rapinatori hanno preso tutto il contante, 1000 euro. Carmela terrorizzata, fa partire un urlo, Paolo è nel retrobottega, non sa cosa sta accadendo, si precipita all’ingresso. Il suo arrivo innervosisce i delinquenti che prima minacciano di sparare, poi fanno fuoco verso lo scaffale e si dileguano. Scattano i soccorsi. I carabinieri arrivano al civico 298 di Casacelle e ci restano fino alla tarda serata. Raccolgono gli indizi, ma non c’è nessun testimone che abbia visto arrivare o fuggire i due delinquenti. Poi in ospedale per ascoltare i feriti. Due ragazzi, spuntati dal nulla, poco più che ventenni, uno solo col volto coperto, entrambi parlavano in dialetto napoletano. Questi gli unici indizi a disposizione degli inquirenti. I militari, coordinati dal capitano Alessandro Andrei e dal tenente Massimiliano Russo, blindano la città. Pattugliamento costante, posti di blocco ovunque, ed elicotteri che sorvolano Giugliano, l’inquietante scenario che fa da sfondo all’ennesimo fatto di sangue che ferisce e sconvolge la periferia di una città sempre più violenta.



monica d’ambrosio – il mattino 8 ottobre 2007

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