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martedì, Maggio 7, 2024
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Accoltellato a Secondigliano, riduzione in appello per Sangermano

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Ha ottenuto un consistente sconto di pena in appello passando dai sette anni e quattro mesi del primo grado ai tre anni e otto mesi con il riconoscimento del concorso anomalo. Merito dell’abile strategia difensiva dei suoi legali, gli avvocati Luigi Senese ed Emilia Granata. Questa dunque la decisione presa dalla Corte d’Appello di Napoli (IV sezione) nei confronti di Luigi Sangermano, il giovane arrestato ad aprile del 2022 insieme ad un minorenne per aver accoltellato un 30enne che aveva rubato una coperta dal balcone dell’abitazione di una loro conoscente (leggi qui l’articolo). I legali di Sangermano sono riusciti a dimostrare che il loro assistito non aveva intenzione di accoltellare Luigi De Falco e che, anzi, sua reale intenzione fosse quella di picchiarlo non immaginando che il minore in sua compagnia fosse armato. Già in sede di Riesame Sangermano aveva ottenuto i domiciliari. Eppure contro di lui vi erano pesanti accuse sostenute da alcune immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza della zona. I due giovanissimi, per l’accusa, avrebbero colpito De Falco, che non ha fissa dimora, perchè quest’ultimo avrebbe portato via da uno stendino in un palazzo una coperta per ripararsi dal freddo, coperta appartenente alla nonna di uno dei due indagati. L’uomo sarebbe stato visto da alcuni residenti e ne sarebbe scattata una lite. Alterco poi degenerata nell’accoltellamento con De Falco portato prima all’ospedale di Frattamaggiore e poi al Monaldi (leggi qui l’articolo).

Le immagini di videosorveglianza e l’accoltellamento di De Falco

Nei video, prontamente acquisiti dagli uomini del commissariato di Corso Secondigliano, si intravedevano due giovani giunti in Corso Italia a bordo di uno scooter scuro che, dopo aver parcheggiato lo stesso poco più avanti del civico 173, avevano attraversato la strada dirigendosi sul marciapiede opposto dove avrebbero incontrato De Falco con cui, poco dopo, sarebbe iniziata una violenta discussione. La registrazione visionata, in un primo momento, mostrava appunto De Falco scappare in direzione di via Cassano inseguito dai due giovani: «L’analisi delle registrazioni video acquisite non solo ha consentito di riprendere i momenti e gli autori dell’aggressione, ma ha altresì fornito importantissimi elementi ed indizi utili d’individuazione dei questi ultimi» come ribadito dal pubblico ministero nel provvedimento di fermo. L’appello ha dunque ridimensionato le accuse per Sangermano riconoscendogli il concorso anomalo.

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