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Afragola. Enza bruciata viva dal figlio, non accettava la relazione col suo nuovo compagno

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In un primo momento si era pensato ad un suicidio: secondo gli investigatori, però, a provocare la morte della donna, Enza Russo, dopo una agonia di 15 giorni, sarebbe stato il figlio che le avrebbe gettato addosso dell’alcol e poi le avrebbe dato fuoco.

É quanto hanno ricostruito la procura di Napoli Nord e i carabinieri in relazione ad una vicenda avvenuta ad Afragola, in provincia di Napoli, lo scorso 31 luglio.
Quando i vigili del fuoco giunsero nell’abitazione occupata dalla donna e dal figlio, l’uomo Gaetano Giuseppe Moccia, disse di aver cercato di soccorrere la madre.

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La donna Enza Russo, fu ricoverata in ospedale con ustioni di terzo grado su quasi tutto il corpo e inizialmente si penso ad un suicidio. Dalle successive indagini è però emerso che la vicenda sarebbe andata diversamente: sarebbe stato proprio il figlio a gettare addosso alla donna dell’alcol, dandole poi fuoco con un accendino. L’uomo è stato dunque arrestato e, sottolinea una nota della Procura di Napoli Nord, già sottoposto ad una consulenza psichiatrica: è stato dichiarato capace di intendere e di volere, seppur affetto da gravi problemi psichiatrici. Alla base del gesto, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ci sarebbe una nuova relazione della donna che lui non avrebbe accettato.

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.