In un primo momento si era pensato ad un suicidio: secondo gli investigatori, però, a provocare la morte della donna, Enza Russo, dopo una agonia di 15 giorni, sarebbe stato il figlio che le avrebbe gettato addosso dell’alcol e poi le avrebbe dato fuoco.
É quanto hanno ricostruito la procura di Napoli Nord e i carabinieri in relazione ad una vicenda avvenuta ad Afragola, in provincia di Napoli, lo scorso 31 luglio.
Quando i vigili del fuoco giunsero nell’abitazione occupata dalla donna e dal figlio, l’uomo Gaetano Giuseppe Moccia, disse di aver cercato di soccorrere la madre.
La donna Enza Russo, fu ricoverata in ospedale con ustioni di terzo grado su quasi tutto il corpo e inizialmente si penso ad un suicidio. Dalle successive indagini è però emerso che la vicenda sarebbe andata diversamente: sarebbe stato proprio il figlio a gettare addosso alla donna dell’alcol, dandole poi fuoco con un accendino. L’uomo è stato dunque arrestato e, sottolinea una nota della Procura di Napoli Nord, già sottoposto ad una consulenza psichiatrica: è stato dichiarato capace di intendere e di volere, seppur affetto da gravi problemi psichiatrici. Alla base del gesto, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ci sarebbe una nuova relazione della donna che lui non avrebbe accettato.