Alessandro Gassmann, attore, regista e sceneggiatore, ha raggiunto un traguardo importante, quello dei suoi sessant’anni, e lo celebra con un bilancio di successi, scelte controcorrente e riflessioni profonde sul presente e sul futuro.
Figlio del leggendario Vittorio Gassman e dell’attrice francese Juliette Mayniel, Alessandro è cresciuto respirando arte e spettacolo. Eppure, il suo rapporto con la recitazione non è stato sempre lineare: “Ho fatto l’attore costretto da papà“, ha confessato.
Nonostante le iniziali resistenze, il debutto di Alessandro è avvenuto a soli 18 anni nel film autobiografico “Di padre in figlio“.
Alessandro Gassmann, i “no” a Madonna
Nonostante il successo, Alessandro non ha mai avuto paura di ammettere i suoi rimpianti. Celebre la sua rivelazione sui due “no” a Madonna: prima per uno spot pubblicitario, poi per il remake di “Travolti da un insolito destino”. “Madonna mi fece chiamare per girare uno spot con lei, ma ero in tournée e rifiutai. Tutti a dirmi: scemo, ci devi andà, quella è Madonna. Andò Raoul Bova, in ripiego“, ha spiegato.
“Successivamente Madonna mi chiamò per il remake di Travolti da un insolito destino, non andai perché avevo un altro film. Non l’ho mai incontrata. In generale, ho perso molte occasioni perché ho sempre occupato tutti gli spazi, torniamo al senso di colpa”, ha raccontato.
Il pensiero sulla società e il futuro
Alessandro Gassmann non è solo un attore, ma anche un osservatore attento della realtà.
Il suo compleanno è stata l’occasione per condividere sui social una riflessione sulla sua carriera e sulla società contemporanea: “Il mio mestiere consiste nell’osservare la vita e, attraverso il corpo, le espressioni e la voce, riuscire a fingere di essere altro convincendo di questo chi ha l’interesse di seguirmi. Un attore deve osservare le vite degli altri, interpretarle, cercare di immaginarle e creare emozioni. Così facendo si diventa osservatori privilegiati, perché solo noi attori abbiamo la possibilità di vivere tante volte senza incorrere nei pericoli della realtà“.
Ma l’analisi va oltre il mondo dello spettacolo. La sua preoccupazione per il futuro, in particolare per il figlio Leo, è tangibile: il cambiamento climatico, le disuguaglianze, la disinformazione lo spingono a prendere posizione. “Abbiamo prodotto pessimi risultati e ne siamo responsabili“, afferma con amarezza, sottolineando la necessità di un cambiamento di rotta.
Il suo augurio è quello di riscoprire la gentilezza, il valore del lavoro e il rispetto per gli altri. “Dobbiamo tornare a praticare la gentilezza, riprenderci per mano, ascoltarci“.