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Allarme influenza a Napoli, revocato in anticipo lo stop ai ricoveri programmati non urgenti

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L’ASL Napoli 1 Centro ha deciso di revocare con anticipo il blocco dei ricoveri programmati non urgenti, inizialmente previsto fino al 31 gennaio. La misura, adottata all’inizio del mese per fronteggiare l’iperafflusso di pazienti nei pronto soccorso a causa dell’aumento dei casi influenzali, cesserà a partire da sabato 25 gennaio.

Il direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, e il direttore sanitario, Maria Corvino, hanno comunicato ufficialmente la decisione, inviando una nota a tutti gli ospedali della rete aziendale. Nella comunicazione hanno spiegato che i dati aggiornati sugli accessi nei pronto soccorso e sulla disponibilità di posti letto hanno reso possibile la revoca anticipata.

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Ricoveri, il ritorno alla normalità

La sospensione temporanea dei ricoveri non urgenti era stata necessaria per garantire una gestione efficace del picco di richieste sanitarie legate al periodo influenzale. Ora, con il calo dell’iperafflusso e il miglioramento della situazione logistica, è possibile riprendere la normale programmazione dei ricoveri, assicurando così il regolare funzionamento delle strutture ospedaliere.

Il direttore generale Ciro Verdoliva ha sottolineato che questa decisione rappresenta un segnale positivo: “Abbiamo lavorato intensamente per gestire l’emergenza e garantire la migliore assistenza possibile ai cittadini. La revoca anticipata del blocco dei ricoveri dimostra che il nostro sistema sanitario è riuscito a rispondere in maniera efficace alle criticità“.

Anche il direttore sanitario Maria Corvino ha ribadito l’importanza di monitorare costantemente la situazione per adottare le misure più adeguate. “La ripresa dei ricoveri programmati è fondamentale per assicurare continuità nelle cure e ridurre eventuali ritardi per i pazienti“, ha dichiarato.

La revoca dello stop segna dunque un ritorno alla normalità per il sistema ospedaliero partenopeo, che può ora concentrarsi nuovamente sulla gestione ordinaria, senza rinunciare alla prontezza necessaria in caso di eventuali nuove emergenze.

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