Ugo Russo avrebbe compiuto giovedì 10 aprile, 21 anni. Ma purtroppo il ragazzo non potrà mai festeggiare. Il 1 marzo 2020 è infatti stato raggiunto alla nuca – all’età di 15 anni – da un proiettile di una pistola. A sparare fu un carabiniere fuori servizio, nel tentativo di fermare la rapina dell’orologio inscenata da Ugo insieme a un complice, sotto minaccia di una pistola giocattolo. Insomma, una vera e propria tragedia, che ha scosso non solo la sua famiglia, ma un intero quartiere – i Quartieri Spagnoli – che da ben 5 anni portano avanti una vera e propria battaglia, chiedendo giustizia e verità in nome del piccolo Ugo.
Il processo per omicidio volontario pluriaggravato fermo al primo grado di giudizio
Tuttavia, dopo ben 5 anni da quel tragico avvenimento, il processo per omicidio volontario pluriaggravato è ancora fermo al primo grado di giudizio presso la Corte d’Assise di Napoli. Infatti, nonostante fossero stati sin da subito disponibili l’identità di chi ha sparato, l’arma, il corpo della vittima e il contesto all’interno del quale ha preso corpo il delitto, sono stati necessari ben quattro anni prima che il giudizio potesse iniziare.
Lenzuolata ai Quartieri Spagnoli per Ugo Russo
Ma i Quartieri Spagnoli non rimangono certo indifferenti al dolore e all’indignazione. Nessuno vuole arrendersi ai lunghi tempi di attesa della giustizia, ormai divenuti snervanti. Non a caso infatti decine di striscioni e di lenzuola sono stati appesi sui balconi dei palazzi nei Quartieri Spagnoli: foto, disegni, messaggi e parole scritte a mano che invocano giustizia, supportando la battaglia condotta dai genitori del bambino e dal comitato istituito a sostegno della causa dei famigliari di Ugo – il Comitato Verità e Giustizia per Ugo Russo. “Da 5 anni ancora nessuna giustizia per Ugo Russo“, si legge su uno degli striscioni appesi sui balconi. E come questo, tanti altri messaggi esposti, come ad esempio: “Avrai quindici anni per sempre“.
In attesa della prossima udienza fissata per il 7 maggio
Sono parole dure, vere, in attesa della prossima udienza fissata per il 7 maggio, alla quale saranno presenti amici, parenti, cittadini e manifestanti, che dentro e fuori all’aula del tribunale manterranno vivo il ricordo di Ugo.