Una società dei Paesi Bassi si era opposta alla registrazione di tale marchio figurativo, facendo valere un rischio di confusione con il marchio denominativo anteriore ‘Chiara’ registrato nel Benelux nel 2015 per alcuni prodotti, in particolare, della classe 25. In seguito a tale opposizione, l’Euipo, nel 2017, ha rifiutato la registrazione del marchio figurativo ‘Chiara Ferragni’ come marchio dell’Unione europea, in particolare per “borse, sacche; astucci portachiavi; portamonete [pelletteria]” della classe 18, nonché per tutti i prodotti della classe 25, in quanto sussisterebbe un rischio di confusione tra i segni in questione. Gli utilizzatori del marchio ‘Chiara Ferragni’ hanno quindi adito il Tribunale dell’Unione europea chiedendo l’annullamento della decisione dell’Euipo.
PUBBLICITÀ
Il Tribunale dell’Ue ha infatto annullato la decisione dell’Euipo che rifiuta la registrazione del marchio figurativo ‘Chiara Ferragni’ come marchio dell’Unione europea. Il caso è nato nel 2015 quando alcuni imprenditori italiani hanno chiesto all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) di registrare, in particolare per alcuni prodotti delle classi 18 e 25 ai sensi della classificazione internazionale, il marchio Ue ‘Chiara Ferragni’ che ha per logo un occhio azzurro con un lungo sopracciglio.
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.