Sarà l’autopsia a chiarire la causa della morte di Vittorio Parziale, il 29enne vittima di un infarto poco dopo essere giunto al pronto soccorso dei Pellegrini. I familiari, assistiti dagli avvocati Giovanni Fusco e Amedeo Di Pietro, hanno presentato un esposto per far luce sull’accaduto e il pm ha posto la salma sotto sequestro in attesa di nominare un perito per l’accertamento tecnico. Nel frattempo è stato aperto un fascicolo in Procura in cui non compaiono indagati.

Vittorio Parziale è morto per infarto non diagnosticato in ospedale a Napoli: vietati i funerali pubblici da parte del Questore. Il giovane, secondo le prime informazioni, era stato arrestato qualche anno fa perché coinvolto in un giro di spaccio di sostanze stupefacenti del clan Elia del Pallonetto di Santa Lucia ma dopo la nascita del figlio aveva cambiato vita. La notizia, adesso, del divieto dei funerali sta suscitando polemiche social. La salma si trova ancora sotto sequestro in attesa dell’esame autoptico che dovrà chiarire la causa del decesso e solo in quel caso saranno notificati gli avvisi di garanzia a medici e infermieri dell’ospedale Vecchio Pellegrini che lo avevano medicato e che gli avevano diagnosticato solo una cattiva digestione. La famiglia ha presentato denuncia chiedendo alla Procura di far luce su quanto avvenuto.

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