Sono 5 gli ettari andati in fumo dagli inizi di agosto a Bacoli, i carabinieri hanno denunciato tre persone responsabili dell’incendio in via Scalandrone. Sarebbero infatti tre i responsabili dell’incendio del 2 agosto di un terreno, così come accertato dai carabinieri forestali del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare di Napoli che hanno sporto denuncia nei confronti dei tre colpevoli.
Denunciati i tre colpevoli
Particolarmente sentito l’incendio del suddetto terreno in quanto area d’interesse comunitario e sottoposta a vincolo archeologico e a protezione speciale. “Una disattenzione” questa la causa dell’incendio, che però è costata cara ai tre colpevoli. Due dei tre era intento a ripulire il terreno dalle erbacce quando, di comune accordo con gli altri due, ha deciso di appiccare il fuoco per “velocizzare” l’eliminazione dell’erbacce.
Le fiamme sono però divampate bruciando la vegetazione circostante a finire nei guai è stato infatti anche il gestore del terreno. Sono innumerevoli gli incendi appiccati durante il mese d’agosto. Il danno, spesso, non risiede solo nell’evidente rovina del territorio ma, quando ad essere bruciate non sono solo “vecchie erbacce” ma bensì rifiuti, anche le sostanze tossiche rilasciate nell’aria possono essere molto pericolose. L’incendio appiccato “per sbaglio” dai tre colpevoli ha causato svariati danni, la sua intensità ha infatti richiesto l’intervento di più unità per essere “frenata”. Ben 13 operatori, 2 elicotteri, 2 canadair e 2 autobotti sono infatti intervenuti per spegnere l’incendio in via scalandrone.