Tanti like ma soprattutto moltissime critiche per la foto pubblicata poco fa da Matteo Salvini con Edoardo Bennato. Critiche rivolte soprattutto al cantante napoletano accusato da moltissimi fans di aver tradito i suoi ideali.
Salvini da sempre fans di Bennato
Matteo Salvini è stato da sempre grande fans di Bennato. Era il 2017 quando pubblicò il video. Gran concerto di Edoardo Bennato ieri sera a Milano! Sempre avanti, sognando L’isola che non c’è“.
Le critiche e l’ironia sulla foto Salvini-Bennato
Sotto al post di Salvini ci sono perlopiù commenti ironici. “Seconda stella a destra, questo è il cammino…poi con la ruspa contro il marocchino, e la tendopoli cade da se….questa è l Italia, che non c è”, scrive Valerio. ” … e poi dritto, fino aaal mattino… poi la strada, la troviii da te … lo sbarco in Italia, più non c’è… “, commenta invece Sabatino. “Impossibile!! Edoardo con il nazi fascista?? Mi è caduto un mito. Eppure è meridionale..” commenta Amedeo.
Bennato contro i 5 Stelle
Nei giorni scorsi il deputato M5S Francesco Silvestri aveva annunciato che Bennato si sarebbe dovuto esibire insieme a Beppe Grillo al Circo Massimo.
Bennato spiega meglio i contenuti della performance cancellata: «E un momento di particolare tensione e avevamo preparato un breve set musicale completato da discorsi sul problema di Bagnoli in particolare e di Napoli e del Sud in generale». In scaletta, rivela ancora Bennato, c’era, tra gli altri il suo brano “Pronti a salpare” «per poter parlare di emigrazione svincolandoci dal buonismo e dal cinismo imperanti, con brani con Beppe per spettacolarizzare il tutto».
Edoardo Bennato spara a zero contro la ‘sua’ Napoli
Il cantautore Edoardo Bennato spara a zero contro Napoli ed il modo di vivere di alcune realtà campane. Era in un’intervista apparsa sul quotidiano milanese ‘Il Giorno’. L’artista originario di Bagnoli ne ha per tutti. Politici, camorristi ed incivili che hanno affossato una delle città più belle del mondo. «E’ una giungla, inviate i carrarmati». Così ha chiesto Bennato contro la criminalità imperante che toglie il futuro alle giovani generazioni. Colpe che sono di tutti, non solo dello stato italiano. Che non ha saputo includere il Sud nelle dinamiche di crescita nazionali quando la crisi non attanagliava tutto il paese ma solo il derelitto Sud. Colpe che vanno condivise anche con i vittimisti, come li definisce il cantante, pronti solo a dolersi di tutto ciò che colpisce Napoli e non solo e mai pronti a tirarsi su le maniche per cambiare qualcosa.
