Il nuovo numero 10 del Bologna, Federico Bernardeschi, si è espresso su una tematica extra-calcio durante un podcast sul web.
Giudizi passati
Federico Bernardeschi è tornato in Italia dopo la sua esperienza americana con il Toronto. Tra le prime dichiarazioni italiane è spuntata anche un’interessante intervista fatta durante un podcast su YouTube. Gianluca Gazzoli ha ospitato Bernardeschi durante una puntata del suo ‘Passa dal BSMT’.
Tra le varie tematiche toccate, fuoriesce uno sfogo del calciatore sulla questione omosessualità. Esperienze passate in gioventù e le sue opinioni a riguardo.
Tanti giudizi su di lui durante la sua carriera, sia calcistici (come la sua esperienza alla Juventus o il suo passaggio al Toronto), sia extra campo.
Spesso, a detta del trequartista italiano, era stato accusato di essere omosessuale. Parole che per un giovane ragazzo possono essere pesanti, sopratutto a livello mentale.
“Ci sono tante cose che mi hanno fatto male, malissimo. Dodici anni fa, quando avevo vent’anni, mi presentavo nello spogliatoio della Fiorentina con la gonna e me ne hanno dette e scritte di ogni, anche sul giornale… Ma quale era il problema? Se a me la gonna piace, la metto”.
Lo sfogo del calciatore
‘Berna’ ha deciso dunque di lanciare un messaggio forte a tutto il pubblico social, difendendo i diritti di tutti e rivendicando i veri valori della vita.
Il calciatore del Bologna ha quindi sfogato tutta la sua rabbia nei confronti di chi utilizza ancora male parole sull’omosessualità.
“E sapete quante volte mi hanno detto che sono gay? E se lo fossi? Dov’è il problema? Che problema ci sarebbe, anzi, ne andrei fiero. Chapeau a chi ha fatto coming out. La gente deve capire che in questo mondo ognuno deve essere libero di fare quello che ca**o vuole”.
Conclude il suo intervento poi con: “E bisogna sempre domandarsi: il pensiero degli altri è davvero così importante nella nostra vita? Perché se io faccio soffrire mia figlia o mia moglie allora è un problema, ma ciò che dice la gente non deve e non dovrà mai esserlo”.
