Contro di lui pesanti accuse. Tutte ridimensionate al Riesame: questa la decisione del tribunale della libertà nei confronti di Ciro Russo ‘o barbiere, finito al centro dell’inchiesta sui De Micco. L’uomo ha ottenuto gli arresti domiciliari grazie alle argomentazioni presentate dal suo legale, l’avvocato Leopoldo Perone. Confermata invece l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il fratello Giuseppe junior. Quest’ultimo fu arrestato nell’aprile del 2022 insieme al boss Marco De Micco e agli altri affiliati accusati di aver partecipato all’omicidio di Carmine D’Onofrio, figlio naturale di Giuseppe De Luca Bossa.
Tutti e due in manette nel maxi blitz di inizio mese quando sono finite in manette oltre 60 persone a vario titolo gravemente indiziate di associazione di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al furto concorso esterno in associazione mafiosa, tentato omicidio.
Ci sono anche i reati di possesso ingiustificato di armi e ordigni esplosivi. Molti affiliati risponderanno di estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, furto e ricettazione. L’indagine, condotta tra il 2021 e il 2022, ha accertato l’esistenza e l’operatività di un sodalizio di tipo camorristico guidato dalle famiglie De Micco, detti Bodo e De Martino, conosciuti come. Entrambe sono appartengono al cartello criminale dei Mazzarella.