9.4 C
Napoli
giovedì, Aprile 25, 2024
PUBBLICITÀ

Covid in Campania, ritorna a salire l’indice di contagio: il bollettino di oggi

PUBBLICITÀ

Sono 5.233 i nuovi positivi al Covid in Campania su un totale di 32.637 test effettuati per un indice di contagio che sale dal 13% fatto registrare ieri al 16% di oggi. Otto le persone decedute cui vanno aggiunte ulteriori cinque decessi risalenti ai giorni scorsi ma registrati solo nelle ultime ore.

Prosegue, per contro, il calo dei posti letto occupati in terapia intensiva che da 28 scendono a 26. Sempre in terapia intensiva i posti letto disponibili sono 631. bIn calo anche i posti letto di degenza occupati 544 a fronte dei 547 di ieri. (ANSA).

PUBBLICITÀ

Il Covid non è scomparso, Omicron si moltiplica: in Italia 3 versioni

Sono tre le ‘sorelle’ della variante Omicron (B.1.1.529) del virus SarsCoV2 attualmente in circolazione in Italia, dove non si rileva più la presenza della Delta né di varianti diverse dalla Omicron. Quest’ultima rappresenta ormai il 100% del virus circolante, ma la sua prima versione, la BA.1 si sta contraendo per l’incalzare della BA.1.1, presente per il 36%, e della BA.2, pari al 5%.Una terza sottovariante, BA.3, è al momento molto poco presente. E’ quanto indicano le analisi del Ceinge-Biotecnologie avanzate, basate sui dati della banca internazionale Gisaid.

“Eravamo abituati a parlare di BA.1, che al momento costituisce il 53% del virus in circolazione nel nostro Paese, ma in realtà le ‘nuove Omicron’ sono nuove varianti”, osserva il genetista Massimo Zollo, coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge

I dati

I dati della Gisaid sono stati elaborati da Angelo Boccia, del gruppo di Bioinformatica del centro, coordinato da Giovanni Paolella.

 “La sottovariante Omicron BA.1 è quella prevalente, se si considerano tutti i casi di infezione degli ultimi 60 giorni, ma si sta gradualmente assottigliando, mentre BA.2 e BA.1.1 si stanno progressivamente espandendo”, osserva Boccia. Analizzando poi le mutazioni accumulate dalle sotto-varianti, emerge che è possibile parlare di somiglianze di famiglia solo fino a un certo punto. “La sottovariante BA.1.1 è molto simile alle BA.1, da cui deriva. BA.2, al contrario, presenta mutazioni che la differenziano da BA.1”, osserva Boccia.

“Si osservano anche nuove mutazioni, che non si sa se prenderanno piede”, dice Zollo. Quello che si sta vedendo, prosegue il genetista, è che in tutte le sottovarianti di Omicron “la maggior parte delle mutazioni si trova nella proteina Spike (S), con la quale il virus aggredisce le cellule umane”. Un fenomeno, rileva Zollo, che “potrebbe far pensare che il virus stia cercando nuove chiavi di ingresso e vie d’uscita per sfuggire agli anticorpi. Tuttavia, ha concluso Zollo, “per dimostrare questa ipotesi occorrono dati consolidati”. Quanto alle altre mutazioni osservate, queste si trovano soprattutto sulla proteina Nuclecapside (N), importante perché aiuta il virus a replicarsi, e sulla quale non si nota al momento una pressione selettiva”.

 

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Alessandro Pirozzi
Alessandro Pirozzi
Mi presento: mi chiamo Alessandro Pirozzi, sono nato a Napoli ed ho 23 anni. Sono iscritto all'albo dei giornalisti dal 2019 ed amo profondamente la comunicazione, specie quella digitale. Dopo essermi diplomato in un istituto alberghiero, ho iniziato a 18 anni il mio percorso lavorativo con InterNapoli.it nel 2016, collaborando anche in qualità di freelancer con diverse testate digitali come Blasting News. Ho scritto per 'Cronache di Spogliatoio', giornale sportivo online, e per la testata locale AbbiAbbè.it.
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Stangata per il clan Sorianiello, per il gruppo della ’99’ quattro secoli di carcere

Quasi quattro secoli di carcere. Una vera e propria mazzata per il clan Sorianiello, gruppo attivo nella zona 99...

Nella stessa categoria