Sono 4.456 i nuovi positivi al Covid in Campania, su 19.796 test esaminati ieri. Il tasso di incidenza si attesta al 22,5%, in lieve calo rispetto al 23,29 del giorno precedente.
Il bollettino della Regione segnala 15 nuove vittime, di cui 12 nelle ultime 48 ore e tre risalenti ai giorni precedenti. In aumento l’occupazione dei posti letto: i ricoveri nelle intensive sono 40 (+3), quelli in degenza 742 (+12). (ANSA).
Epatite acuta dei bimbi, identificati 169 casi e 17 trapianti: “Possibile l’ipotesi adenovirus”
Le incognite sull’epatite acuta dei bambini che ha portato a 169 casi ufficiali contati dall’Oms, 17 trapianti e ad una vittima, sono ancora molte. E manca ancora la risposta ufficiale alla domanda piu’ importante, cioe’ cosa abbia causato questa emergenza, ma si rafforza, con la cautela del caso, attraverso le parole ufficiali di un report di aggiornamento della situazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’, l’ipotesi di un ruolo di un adenovirus.
“L’adenovirus è un’ipotesi possibile“. Lo scrive l’Oms, aggiungendo che le indagini sono in corso e dettagliando il ragionamento che ha portato a questa conclusione che attende altre verifiche.
Notevole aumento della circolazione dell’adenovirus
Sia in Gb che in Olanda si e’ registrato un notevole aumento della circolazione dell’adenovirus. Dai test rilevato in 74 casi mentre in 19 trovata un’infezione da Covid più adenovirus. Molti casi hanno riportato sintomi gastrointestinali inclusi dolore addominale, diarrea e vomito che hanno preceduto la presentazione con epatite acuta grave e livelli aumentati di enzimi epatici. “La maggior parte dei casi non aveva la febbre. I virus comuni che causano l’epatite virale acuta (virus dell’epatite A, B, C, D ed E) ancora risultano non rilevati in nessuno di questi casi. I viaggi internazionali o i collegamenti ad altri paesi sulla base delle informazioni attualmente disponibili non sono ancora identificati come fattori” spiega l’Oms.
I casi
L’adenovirus rilevato in almeno 74 casi e 18 identificati come tipo F 41. SARS-CoV-2 è stato identificato in 20 casi di quelli testati. Inoltre, 19 sono stati rilevati con una coinfezione da SARS-CoV-2 e adenovirus. “Il Regno Unito, dove fino ad oggi è segnalata la maggior parte dei casi, ha recentemente osservato un aumento significativo delle infezioni da adenovirus nella comunità (in particolare rilevate nei campioni fecali nei bambini) a seguito di bassi livelli di circolazione all’inizio della pandemia di COVID-19. I Paesi Bassi hanno anche riferito di una concomitante crescente circolazione di adenovirus nella comunità. Tuttavia, a causa del miglioramento dei test di laboratorio per l’adenovirus, questo potrebbe rappresentare l’identificazione di un raro esito esistente. Si verifica a livelli non rilevati in precedenza che ora è riconosciuto a causa dell’aumento dei test” conclude l’Organizzazione Mondiale della Sanita’.
Il quadro generale al 21 aprile 2022, vede almeno 169 casi di epatite acuta di origine sconosciuta da 11 paesi nella regione europea dell’OMS e un paese nella regione delle Americhe dell’OMS (Figura 1). Segnalati casi nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (Regno Unito) (114), Spagna (13), Israele (12). USA (9), Danimarca (6), Irlanda ( 5), Paesi Bassi (4), Italia (4), Norvegia (2), Francia (2), Romania (1) e Belgio (1). Il bilancio e’ in continuo aggiornamento e ieri il ministero della Salute contava per l’Italia 11 casi sospetti di cui 2 confermati e un trapianto. Sulla base delle indicazioni arrivate con la circolare emanata ieri dal ministero e’ possibile che arrivi ora un numero maggiore di segnalazioni, essendo richiesto alle regioni e alle istituzioni sanitarie e ai medici di comunicare ogni caso. Tra questi anche quelli solo parzialmente riferibile alla situazione.