Colpo di scena all’Ariston. A esibizione iniziata del brano Sincero, Morgan si interrompe. Sul palco non c’è Bugo. Il clamoroso abbandono della scena da parte di Bugo sarebbe legato alla decisione di Morgan di cambiare il testo della canzone, rinfacciandogli “la tua brutta figura di ieri sera”. Dopo lo stop all’esibizione di Bugo e Morgan, tocca a Fiorello correre ai ripari e lo showman non si perde d’animo. Prima ammette: “Non ho capito niente di quello che è successo”. Poi, rivolto ad Amadeus, ironizza: “Proclamiamo il vincitore stasera, così ce ne andiamo a casa”. E ancora: “Uno in meno, meglio così”.
COSI’ MORGAN HA CAMBIATO IL TESTO:
“Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa”, “ma tu sai solo coltivare invidia”, “ringrazia il cielo se sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro e questo sono io”. In questo modo Morgan ha modificato il testo della canzone Sincero, provocando l’uscita di scena di Bugo che ha interrotto la performance sul palco dell’Ariston.
Questa mattina Morgan è stato intervistato da Ernesto Assante per La Repubblica
ed ha svelato i retroscena di questa rottura tra lui e Bugo.
“La partecipazione a Sanremo è nata perché Bugo mi ha chiesto di fare un pezzo con lui per andare a Sanremo. Sarei stato la persona che gli avrebbe permesso di fare il Festival, afferma Morgan, perché senza di me non lo avrebbe certamente fatto. Io l’apprezzo come cantautore e amico, ed avevo un debito di gratitudine nei suoi confronti perché mi è stato vicino nella storia della casa. Ma non mi sarei mai aspettato, dice Morgan, che un gesto di bontà da parte mia sarebbe stato ricambiato con una situazione di sciacallaggio.
Bugo è caduto vittima di una gestione che lo ha caricato a molla contro di me.
I retroscena? Hanno cominciato a torturarmi e a caricare Bugo contro di me. Io ho provato a chiedergli perché e lui ha un certo punto ha addirittura smesso di parlarmi da solo, è arrivato al punto di voler presente il suo manager a ogni nostro incontro, io ho cercato di appianare la situazione, ho scritto messaggi, tentato in tutti i modi, ma alla ne tutto si è rotto.
Ieri è stata un’Odissea. Mancanza di prove, problemi con l’orchestra, arrangiamenti sbagliati e scomparsi, ma alla fine io faccio un’impresa eroica e riusciamo ad andare in scena. E lì Bugo prende il microfono e, senza badare a quello che era previsto e concordato anche con la regia, va davanti, sul proscenio e canta tutta la canzone, non solo il pezzo che doveva cantare lui, fa la strofa e il ritornello. Come quei dilettanti che vogliono andare avanti a tutti per farsi notare e fare i protagonisti.
E’ stato un gesto di sfida nei miei confronti, un affronto che ha fatto a me.
Lui voleva liberarsi di me. Ma allora ho pensato a una contromossa, sottolinea Morgan. Ho pensato che stasera della canzone ne avrei fatto una versione karaoke, come lui ha rovinato la canzone ieri sera. Ho preparato dei fogli con su scritto il testo del brano e volevo darli in mano alle persone in platea per farlo cantare a tutti, crearne una versione gioviale e collettiva, mettere la canzone in mano alle persone.
Ma pochi minuti prima, continua Morgan, di andare in scena ho pensato che la gente la canzone l’aveva sentita una volta sola, non la sapeva, non avrebbe potuto cantarla e quello che avevo immaginato non sarebbe riuscito.
Quindi, pochi minuti prima di salire in scena, ho cambiato il testo, l’ho finito sulle scale dietro al palco. Il testo è mio, l’ho scritto io e io lo cambio come voglio…
Si, ho preso il testo originale e ne ho invertito il senso, ho semplicemente messo un sensore negativo e gliel’ho cantato. Lui si è spaventato ed è andato via. Ma poteva coglierne l’ironia. Siamo squalicati? Dice Morgan, Ma non fa niente, alla ne a me non interessa di essere qui dentro, mentre a lui si”.