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venerdì, Maggio 3, 2024
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Camorra di Secondigliano. La prima ‘faida’ nell’area nord fu quella ‘del Principino’

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A Secondigliano e dintorni è passata alla storia come ‘la faida del principino e della minigonna’, lo scontro armato tra i Prestieri del rione Monterosa contro i Licciardi della Masseria Cardone. A svelare nuovi particolari di quella guerra sono giunte le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luca Menna. Secondo quest’ultimo sarebbe stato il gruppo di Francesco Fusco, orbitante nella ‘galassia criminale’ dei Prestieri a uccidere Vincenzo Esposito, il nipote prediletto dei fratelli Licciardi. Da lì fu poi la guerra. Uno scontro frontale tra i Licciardi e il gruppo Fusco, culminato con l’annientamento di questi ultimi, ‘sacrificati’ da Paolo Di Lauro per riportare la pace nel territorio.

«Il clan Di Lauro era d’accordo che si ammazzasse Bosco Modestino per dare soddisfazione ai Licciardi. Anche Ruggiero però doveva morire. Il piano tuttavia non fu portato a termine perchè poco dopo fu arrestato. Ruggiero invece non fu risparmiato: secondo Luca Menna, Ruggiero fu ucciso da Raffaele Petrozzi. L’ordine di commettere questo omicidio – ha concluso Menna – come di aprire una ‘piazza ‘, poteva venire solo da Paolo Di Lauro. I Di Lauro erano dunque d’accordo che bisognasse ammazzare Bosco per dare soddisfazione ai Licciardi».

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