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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Stallion camp 2018. Melito capitale della lotta libera: “Si parla di noi in tutto il mondo”

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Centottantacinque atleti, quattordici nazioni rappresentate, per oltre dieci giorni di allenamento. Sono questi i numeri dell’International Camp Wrestling Liuzzi in corso di svolgimento a Melito nella palestra della scuola media Sibilla Aleramo di via Sandro Pertini. Una manifestazione giunta quest’anno all’ottava edizione e che fa registrare anno dopo anno una crescita esponenziale, pur non godendo di strutture all’altezza dell’importanza che la kermesse ha assunto a livello mondiale. “Si parla di Melito in tutto il mondo” ha affermato Michele Liuzzi, coach dell’omonima palestra melitese e organizzatore della manifestazione, parole che – numeri alla mano – non si discostano dalla realtà.

Basta entrare nella palestra di via Pertini per rendersi conto della portata dell’evento. Atleti divisi in due turni, per le ridotte dimensioni della struttura, coach attenti ai minimi particolari, scambio di tecniche e di consigli: una vera e propria festa dello sport dove, però, si lavora duro.

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“Siamo arrivati all’ottava edizione di questa manifestazione che cresce di anno in anno – ha dichiarato Michele Liuzzu – Quest’anno ospitiamo 14 nazioni, tra rappresentative maschili e femminili, per un totale di circa 185 persone tra atleti e tecnici. Il campo quest’anno è un po’ più lungo in vista dei campionati europei che si terranno a Roma a partire dal 21 luglio, per cui le delegazioni hanno chiesto di prolungare gli allenamenti di qualche giorno”. Campionati europei in cui si parlerà anche melitese: oltre al coach Liuzzi, combatteranno per il titolo anche due atleti cittadini, si tratta di Virgilio Guarino (57 kg categoria maschile) ed Emanuela Liuzzi (50 Kg categoria femminile).

“Quello che mi fa piacere sottolineare – ha continuato Michele Liuzzi – in tutto il mondo si parla di Melito. Nonostante sia un paese piccolo, tutti ne parlano e tutti vogliono venire. Quest’anno, purtroppo ho dovuto rifiutare nazionali come quella canadese e croata. Non abbiamo più spazio e se da un lato ci fa capire quanto sia cresciuta la manifestazione, dall’altro ci rammarica per l’impossibilità di ospitarli”.

L’international camp wrestling Liuzzi si conferma un evento non solo sportivo ma anche e soprattutto economico e, dunque, da incoraggiare e sostenere. Non è difficile, in questi giorni, incontrare gli atleti in giro tra le strade intenti a passeggiare e a fotografare i paradossi della città, a frequentare bar e negozi e – soprattutto – a riempire le poche strutture ricettive e i ristoranti presenti sul territorio. Una boccata d’ossigeno per un’economia locale che si regge su un equilibrio labile, sostenuta prevalentemente da acquirenti locali.

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