I Campi Flegrei rappresentano una delle aree vulcaniche più pericolose d’Italia. Questo supervulcano, situato nella regione campana, è al centro di un dibattito scientifico e sociale acceso, con una popolazione di circa 500-600mila persone che vive sopra questa pentola a pressione sotterranea.
Mario Tozzi, primo ricercatore del Cnr e noto divulgatore scientifico, ha recentemente sollevato preoccupazioni su questo vulcano che nasconde sotto la superficie ben 29 vulcani e centri eruttivi. “I Campi Flegrei sono più pericolosi del Vesuvio“, afferma Tozzi, sottolineando come la costruzione indiscriminata abbia cancellato quasi ogni traccia visibile dei vulcani, ad eccezione della Solfatara e degli Astroni.
Campi Flegrei, l’attuale crisi bradisismica
Attualmente, i Campi Flegrei sono in piena crisi bradisismica. “I terremoti continueranno, e potrebbero raggiungere magnitudo 5“, avverte Tozzi.
L’Osservatorio Vesuviano-Ingv monitora costantemente parametri cruciali come terremoti, rigonfiamento della crosta terrestre e cambiamenti nella composizione delle fumarole per prevedere possibili eruzioni.
Nonostante i piani di evacuazione aggiornati, resta la domanda: la popolazione sa come reagire? Le esercitazioni, come quella prevista per fine maggio, sono fondamentali per garantire che il mezzo milione di persone a rischio sappia cosa fare in caso di emergenza.
Tuttavia, convincere le persone a lasciare tutto e recarsi nei punti di raccolta, senza utilizzare le proprie auto, è una sfida logistica e psicologica enorme. “Se non siamo pronti, le strade potrebbero diventare trappole mortali,” avverte Tozzi.
I sindaci locali hanno richiesto un sisma-bonus per migliorare la sicurezza delle abitazioni contro i terremoti, ma Tozzi sottolinea che contro le eruzioni esplosive, l’unica soluzione è l’evacuazione. La sicurezza vulcanica non dipende solo dalla scienza, ma anche dalle decisioni individuali e collettive. “Cittadini responsabili, amministratori che fanno rispettare le regole e uno Stato che cura adeguatamente le regioni a rischio sono le condizioni necessarie“, conclude Tozzi.
I Campi Flegrei non sono un territorio qualsiasi, ma un’area con un rischio vulcanico immenso che richiede attenzione e azione. Il futuro di questa regione e delle persone che ci vivono dipende dalla capacità di prepararsi e rispondere efficacemente a una potenziale catastrofe. Solo con un impegno collettivo e una consapevolezza diffusa si potrà sperare di minimizzare i rischi e proteggere vite umane in caso di emergenza.