A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto l’avvocato Fabio Fulgeri, legale di Aurelio De Laurentiis. L’argomento in questione non poteva che essere il “caso Osimhen”, di cui nella mattinata di ieri, mercoledì 8 ottobre, il quotidiano Repubblica ha svelato gli estratti dalle chat dell’allora direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli e dell’ex team manager Giuseppe Pompilio.
Nelle ultime ore sono stati resi noti, inoltre, i verbali di Victor Osimhen alla Guardia di Finanza.
Caso Osimhen, il legale di ADL fa chiarezza: “Chat dei dirigenti del Napoli già analizzate e chiarite da tempo”
Di seguito, le parole dell’avvocato Fulgeri: “Le chat dei dirigenti nel caso Osimhen? Si tratta di messaggi già presenti nel fascicolo del giudice. Sono state valorizzate impropriamente dal giornalista, ma non hanno nessun senso negativo. Decontestualizzate, non hanno alcun significato in senso accusatorio, fanno parte di un più ampio dibattito di tipo commerciale che intercorre tra gli interlocutori. In senso di queste frasi è stato anche spiegato dai diretti interessati al magistrato, sono soggetti neanche indagati, ma si tratta solo di testimoni. Novità non ce ne sono, è venuta fuori questa notizia perché il giornalista non so come ha acquisito gli atti di indagine, a livello giornalistico può suscitare interesse, ma non a livello giudiziario. Queste cose risalgono alla fase delle indagini e sono state già analizzate e chiarite. Il senso di queste affermazioni in un contesto più ampio assume un significato diverso e assolutamente non negativo, di truffa o di frode. C’è stato un clamore mediatico e basta. Tanto che oggi hanno pubblicato l’interrogatorio di Osimhen che anche lascia il tempo che trova perché pure era agli atti. Ho certamente sentito De Laurentiis, è sempre sereno, questo materiale probatorio è risalente, non c’è nulla di nuovo”.
E su Manolas: “Manolas? E’ una contestazione, ma è una questione più contabile dell’operazione. Anche in questo caso siamo certi e sicuri che le nostre ragioni sotto profilo tecnico-contabile sono assolutamente valide e meritevoli di apprezzamento da parte del giudice. La questione è diversa, è nel merito del valore dei calciatori”.
“Non deve restare traccia”, spunta l’intercettazione che imbarazza Adl, ma non il Napoli