Questa volta ci siamo per davvero. Aurelio De Laurentiis pare davvero disposto a chiudere per l’acquisto dei terreni da cui nascerà il centro sportivo del Napoli.
L’area individuata ricade nel territorio di Qualiano, a pochi passi dal confine con Giugliano e prossimo all’uscita Varcaturo dell’asse mediano in zona Domitiana. Tra costo dei terreni e opere che il patron intende realizzare ci vorranno circa 50 milioni di euro, una cifra che Adl aveva messo in preventivo già da tempo.
Il presidente del Napoli aspettavo soltanto di trovare l’occasione giusta per poter far decollare il progetto e pare proprio che l’abbia trovata. “Tanto terreno e pochi interlocutori, meglio ancora se uno soltanto”. E’ quanto più volte detto da De Laurentiis in questi anni di ricerca. Da almeno 10 anni la realizzazione del centro sportivo era considerata prioritaria da Adl, che lo ritiene indispensabile per far del Napoli una potenza calcistica europea.
A Qualiano dovrebbero sorgere 10 campi da calcio, palestre, centro benessere e anche attività commerciali collegate al marchio Napoli, oltre che uno stadio dove verrebbero disputate le gare delle squadre giovanili azzurre fino alla primavera: il tutto su un spazio di poco più di 25 ettari appartenente ad un unico proprietario che ha già discusso della vendita sia con De Laurentiis che con il Comune di Qualiano.
Il progetto che, salvo colpi di scena si svilupperà in territorio qualianese, ha preso forma nella mente di De Laurentiis sette anni e mezzo fa. Il 17 ottobre 2017, il produttore cinematografico, insieme al fidatissimo Andrea Chiavelli e a suo figlio Luigi De Laurentiis (oggi presidente del Bari), visitò il centro sportivo del Manchester City nel pomeriggio che precedeva la sfida poi persa dal Napoli di Sarri con i Citizen di Guardiola (2-1). Il presidente partenopeo restò folgorato da quella visita e lo confessò anche Khaldun al-Mubarak, presidente del City, il cui incontro è documentato dalle foto esclusive di InterNapoli.it.
Il centro sportivo dei campioni di Inghilterra in carica entrò, dunque, nella testa del presidente, al punto da volerlo riproporre, seppur in maniera ridotta, in provincia di Napoli.
Da lì una serie di sopralluoghi e contatti con le amministrazioni locali a Melito, Afragola, Pozzuoli, Giugliano, Napoli (Bagnoli) e per ultima Castel Volturno, dove Adl sembrava deciso ad investire prima di virare con decisione su Qualiano.
Non ci saranno scuole e dormitori come nel caso del quartier generale del City, ma come a Manchester sorgerà un campo al coperto dove svolgeranno lavoro di recupero i calciatori indisponibili con temperature che varieranno a seconda dell’infortunio in particolar modo per quelli di tipo muscolare, che tanto hanno danneggiato in questa annata mister Antonio Conte.
Insomma a 2723 giorni da quel freddo e uggioso pomeriggio nel nord di Inghilterra, Aurelio De Laurentiis ha scelto il posto ideale dove far nascere il centro sportivo del suo Napoli a due passi dal mare.