PUBBLICITÀ
HomeAttualità"Chi bestemmia paga un euro", la bizzarra regola del titolare di un...

“Chi bestemmia paga un euro”, la bizzarra regola del titolare di un bar

PUBBLICITÀ

Per evitare le continue imprecazioni dei clienti, sempre più aggressive e scortesi, la titolare di un bar a Treviso ha deciso che chi sarà colto in flagrante ad imprecare dovrà pagare una “multa”.

Imprecare costa caro

Il posto che si è diventato famoso grazie a questa sua nuova regola è il Bar Mexico di Fontanelle, in provincia di Treviso. Il locale, aperto nel 1966, è gestito da Dina De Lucca e dalle sue due figlie Marta e Alessandra Vedovato. Per anni è stato luogo di ritrovo di migliaia e migliaia di clienti, spesso troppo presi dalle loro partite a carte e ripresi ad imprecare. Per questo motivo, da tre anni a questa parte, chi viene beccato a dire qualche parolina rabbiosa di troppo, deve pagare una tassa di un euro per ogni frase fuori posto. La regola è nata come una scommessa ma nel giro di poco tempo ha permesso di raccogliere quasi 200 euro.

PUBBLICITÀ

Il successo della scommessa e la parole della titolare

Visto il grande successo dell’iniziativa, la titolare ha deciso di devolvere tutto il denaro accumulato in beneficienza e darlo all’associazione “La Fonte” che si occupa di aiutare i malati oncologici. La nobile causa seppur scherzosa, sta diventando davvero un grande aiuto per la ricerca contro alcune malattie e forme aggressive di tumore. La signora De Lucca ha poi definito la bestemmia come “un intercalare veneto, qui è un po’ come mettere il punto alla fine della frase. Quando li rimproveri ti guardano stupiti, con gli occhi spalancati”.

“L’idea ci è venuta da un altro bar della zona – conclude la figlia Marta – mi è sembrata un’iniziativa simpatica e abbiamo deciso di farla. Va bene intercalare dialettale, ma c’è pur sempre una chiesa davanti a noi. Il nostro è un bar storico, prima che li “sgridassimo” qui bestemmiavano tutti. Per fortuna ora le cose sono cambiate”.

PUBBLICITÀ