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venerdì, Maggio 3, 2024
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Chi è il ragazzo di «Maximo 1-2 giorni», quello che sappiamo sulla nuova ‘star del web’

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Ormai è ben noto che i social sono diventati ormai il mezzo di comunicazione per eccellenza. Basta saperne fare buon uso e tutto diventa efficiente e alla portata di tutti. O quasi. Perché per quanto possa sembrare facile, non tutti si interfacciano nel modo corretto con i vari Instagram, Facebook, Youtube e TikTok. Ne abbiamo citati alcuni, ma ce ne sono molti altri.

Sui social non è particolarmente difficile far diventare un video virale. Purtroppo, però, qualcuno non riesce a distinguere un contenuto ‘sano’ da uno ‘malsano’. Ed è qui che si prende in analisi la situazione dell’ormai celebre, si fa per dire, «Maximo 1-2 giorni». I più navigati del web sapranno sicuramente di chi stiamo parlando, ma è giusto partire dall’inizio, da dove tutto è nato.

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Si tratta di un ragazzo giovane, che entra in un negozio e vuole dare in pegno il suo smartphone in cambio di 250 euro. Tutto normale, penserete. E invece no. Perché le modalità con cui si pone, sono impressionanti. Possono far ridere, certo. Ma dopo bisognerebbe anche pensarci, alle condizioni in cui versa il ragazzo. È lo stesso addetto alle vendite del negozio di telefonia che riprende la scena, senza che il giovane se ne accorga. E qui parte il discorso, che troverete di seguito.

Il discorso senza senso di ‘Maximo 1-2 giorni’

«Mi servono soldi oggi per fare altri soldi. Io, se ti lascio questo telefono adesso, e tu mi dai 250 euro, io te li riporto domani, te ne do anche 280-300 e tu mi ridai il telefono indietro. Se io non te li porto, tu ti tieni il telefono. Mi dai maximo 1-2 giorni (da qui il nome del filmato, ndr). Io adesso esco di qua, punto solo una cosa: a fare soldi. Perché questo qui, posso dirti una cosa? È il mio cuore che ti sto lasciando. Se io te lo lascio ti chiedo soltanto una cosa col mio cuore: di non accenderlo, di non guardarlo, di non toccarmi niente. Perché se lo accendi, tocchi, mi guardi qualsiasi cosa, mi incaz*o peggio di tutti. Se le cose mi vanno bene, ti ricompenso ad alto livello. Se vuoi togliere la pellicola per dare il controllo devi essere sicuro al 100%, perché anche questa pellicola, anche a lei ci tengo. Nulla, non ti sto a ripetere due volte. Ti ricompensavo anche con cento euro tra due giorni, se non lo vengo a prendere rimane tuo il telefono, è un patto che stiamo facendo. Non riesci? Arrivederci grazie».

Parole che si seguono una dietro l’altra senza un minimo di interruzione. Le labbra del ragazzo si muovono velocemente e non sbatte mai le palpebre. Fissa il dipendente con gli occhi spalancati, per diversi minuti. Poi va via, come se niente fosse successo.

La reazione del web

Dal momento della pubblicazione, il video è diventato virale. Ovunque. Tutti ne iniziano a parlare, tutti ridono e iniziamo a ripetere le sue frasi. Una dietro l’altra, a prescindere dall’argomento. Passa il tempo, ma i commenti continuano. Poi, ecco spuntare altre foto e video. Il giovane appare vicino ad un’automobile di lusso e tutti, davanti a quello scatto, si chiedono cosa possa farci. Quell’auto, in realtà, non era del giovane. Qualcuno ha insinuato che le condizioni economiche di quest’ultimo non fossero un problema. Non si può ancora smentire questa voce, ma basta ritrovarsi a guardare le altre foto spuntate sul web dove il ragazzo appare mentre dorme in metro o in un bus per rendersi conto che, probabilmente, la verità è un’altra.

Il video più recente

«Maximo 1-2 giorni» non è però il classico tormentone del weekend. Anzi, quella frase e quel video continuano a girare. Ed i meme sul web continuano ad emergere con le parole del giovane incollate su molte immagini. Con il solo scopo di far ridere.

Ecco, perché, è stata fatta la premessa del buon utilizzo dei social. In un video pubblicato recentemente, difatti, c’è il ragazzo che parla a ripetizione – proprio come nel filmato che lo ha reso ‘famoso’ – ma usando parole che non trovano un nesso logico tra loro. L’autore del video, improvvisamente, chiede di replicare la scena che lo ha fatto diventare celebre, ottenendo però una risposta stizzita. Non è certo se il ragazzo abbia problemi psicologici, ma è sicuro il fatto che quel video, certamente, non ha aiutato il giovane a ‘riprendersi‘. Anzi, in questo caso, il tam-tam di condivisioni non ha fatto altro che rimarcare le apparenti difficoltà che affliggono il protagonista di quel video che, ogni giorno, si ritrova al centro dell’attenzione per un video girato senza il suo consenso. E mentre tutti ridono e ne parlano – moralismo a parte – c’è qualcuno che non se la passa così bene.

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Alessandro Pirozzi
Alessandro Pirozzi
Mi presento: mi chiamo Alessandro Pirozzi, sono nato a Napoli ed ho 23 anni. Sono iscritto all'albo dei giornalisti dal 2019 ed amo profondamente la comunicazione, specie quella digitale. Dopo essermi diplomato in un istituto alberghiero, ho iniziato a 18 anni il mio percorso lavorativo con InterNapoli.it nel 2016, collaborando anche in qualità di freelancer con diverse testate digitali come Blasting News. Ho scritto per 'Cronache di Spogliatoio', giornale sportivo online, e per la testata locale AbbiAbbè.it.
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