8.7 C
Napoli
giovedì, Aprile 25, 2024
PUBBLICITÀ

Cittadini al fianco del gioielliere indagato per omicidio, ma c’è chi lo critica: esagerato sparare

PUBBLICITÀ

L’iscrizione nel registro degli indagati del gioielliere che ieri sera, a Frattamaggiore, ha ucciso a colpi di pistola uno dei rapinatori che hanno preso d’assalto il suo negozio, “è un atto dovuto” e “qualsiasi valutazione in ordine all’iscrizione, che si deve fare per continuare accertamenti, verrà presa stamattina, dopo l’esamina delle valutazioni del sostituto procuratore che è andato sul posto”. Lo ha detto all’ANSA il procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, parlando delle indagini sulla rapina sfociata in tragedia ieri nella città a nord del capoluogo partenopeo. “Dal punto di vista tecnico – ha spiegato Greco – se si procede con l’esame autoptico è necessario inviare un avviso al gioielliere perché è giusto che possa avere la possibilità di nominare un suo perito. Per inviare un avviso è però necessaria l’iscrizione nel registro degli indagati”. In merito al reato da ipotizzare, Greco ha detto che “si sta valutando l’esistenza della legittima difesa”.

LA DINAMICA

PUBBLICITÀ

Erano dunque quattro i rapinatori che ieri sera, in mezzo alla folla del sabato sera, hanno cercato di mettere a segno una rapina nella nota gioielleria Corcione di corso Durante, luogo dove si concentra la movida di Frattamaggiore. Sono arrivati davanti al negozio in sella a due scooter. Dei quattro, due erano armati di pistola. In tre – uno con una maschera di carnevale di Hulk sul volto e pistola in mano, e gli altri due travisati da sciarpe e cappellini – sono entrati nel negozio gettando nel terrore i presenti: una commessa e due clienti minorenni, che stavano acquistando regalini per San Valentino. Il quarto, invece, è restato all’esterno, in attesa.

LA REAZIONE

Il titolare della gioielleria, che vive in un’abitazione soprastante il negozio, si è accorto di quanto stava accadendo e, insieme con un’altra persona, è sceso in strada armato. A questo punto i tre sono usciti, senza prelevare nulla dal negozio, per tentare la fuga. Nei momenti concitati successivi Raffaele Ottaiano è rimasto ucciso dai colpi d’arma da fuoco esplosi dal gioielliere. Gli altri tre banditi, intanto, hanno cercato di scappare. Un coraggioso ispettore del locale commissariato di polizia, libero dal servizio, ha notato la scena e inseguito uno dei tre fuggitivi riuscendo a bloccare Luigi Lauro, nato a Caserta, 28 anni fa, residente a Crispano. Il bandito gli ha puntato contro una pistola con il colpo in canna. Malgrado ciò, il poliziotto è riuscito a fermarlo. Gli altri due complici, invece, sono riusciti a fuggire e sono ricercati dalle forze dell’ordine.

Portato in commissariato, Lauro, assistito dal suo avvocato, non ha voluto rispondere alle domande degli inquirenti. Intanto, sul luogo della tragedia, sono giunti, a bordo di due auto, i parenti dei Ottaiano, che hanno manifestato in maniera vibrante il loro dolore. Gli inquirenti sono al lavoro per acquisire anche le immagini dei sistemi di video sorveglianza dei negozi adiacenti alla gioielleria Corcione e ricostruire con maggiore precisione l’accaduto.

 

Per leggere tutte le notizie cliccare su www.internapoli.it

Per restare aggiornati mettere mi piace alla nostra Pagina Fb https://www.facebook.com/InterNapoli.it/

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Stangata per il clan Sorianiello, per il gruppo della ’99’ quattro secoli di carcere

Quasi quattro secoli di carcere. Una vera e propria mazzata per il clan Sorianiello, gruppo attivo nella zona 99...

Nella stessa categoria