La tragica morte di Aniello Minervino, detto Nello, lavoratore nell’azienda in appalto Società “Knowledge for business”, è avvenuta il 1 luglio nell’ambito dell’evento Campania Beer Expo alla Reggia di Caserta. Dunque l’ennesima tragedia consumatasi su un luogo di lavoro. Le indagini chiariranno le responsabilità e dovranno dare delle risposte sul rispetto o meno delle norme sulla sicurezza e se tutte le tutele siano state messe in campo così come tutte le misure nel primo soccorso.
Il cordoglio dei sindacati per Nello
“Dovranno chiarire il perché il lavoratore fosse nelle condizioni di dover spostare carichi pesanti con il solo ausilio del proprio corpo, salendo e scendendo i numerosi scalini della Reggia e sotto temperature proibitive, che in quel pomeriggio hanno sfiorato il 40 gradi.
Dovranno accertare tutte le responsabilità, perché quando si muore durante lo svolgimento del proprio lavoro, non si può parlare mai di tragica fatalità.
Dovranno rispondere alle tante domande, sulla tipologia e sull’applicazione del contratto, sulla vulnerabilità psicofisica a cui il lavoratore è stato sottoposto e ci chiediamo anche come sia stato possibile che l’evento sia continuato, quella sera, mentre aveva appena perso la vita un uomo, uscito di casa per andare a lavorare senza farvi più ritorno.
E ci lascia sgomenti anche la motivazione dell’interruzione dell’evento per il giorno successivo, giustificato dagli organizzatori per le condizioni meteorologiche avverse e non per il lutto e nel rispetto della vittima e dei suoi cari”, questo il post della Uil di Caserta.
“I 40 gradi del giorno in cui si è consumata la tragedia erano sicuramente condizioni climatiche avverse ad un lavoro fisico di quella portata, senza ausilio di strumenti e strutture a supporto. Le responsabilità vanno accertate tutte, soprattutto nella catena degli appalti, che coinvolge strutture pubbliche: chi appalta i servizi e i lavori, dovrebbe preoccuparsi che tutte le norme in termini di salute e sicurezza siano rispettate: prima le tutele, poi il profitto o lo spettacolo. Siamo vicini alla famiglia del lavoratore, Aniello Minervino, convinti che il commiato non restituisca alla vita le lavoratrici e i lavoratori e che l’impegno delle istituzioni, a tutti i livelli, debba essere quello di prevenire queste tragedie e di tutelare chi per vivere ha bisogno di lavorare”, conclude la sigla sindacale.