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venerdì, Marzo 29, 2024
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Come Napoli sta favorendo lo sviluppo delle criptovalute

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Nel lontano 2010, il primo acquisto della storia utilizzando il Bitcoin furono due pizze, comprate dallo sviluppatore Laszlo Hanyecz per dimostrare che la criptovaluta poteva essere utilizzata nella vita di tutti i giorni. Un decennio dopo, possiamo dire che Hanyecz aveva ragione, perché oggi la criptovaluta può essere tranquillamente utilizzata non solo per investire, ma anche per comprare beni e servizi.

Le criptovalute hanno raggiunto la notorietà in tutto il mondo nel corso del 2017, quando la quotazione del Bitcoin ha sfiorato quota 20.000 euro, generando una vera e propria corsa all’investimento. Ovviamente oggi il valore corrente del Bitcoin non è più su quei livelli, ma continua a dimostrarsi la valuta più forte in assoluto e quella più scambiata. Anche le possibilità di utilizzo delle critpovalute come normale valuta di scambio si sono moltiplicate, con l’arrivo di numerosi ATM dedicati e con sempre maggiori negozi che accettano le criptovalute.

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Napoli in prima linea in Italia

Non molti sanno che nella nostra penisola una delle città in cui il Bitcoin si sta sviluppando maggiormente è Napoli. Nel capoluogo campano le criptovalute sono molto più presenti che in altre città e godono anche dell’appoggio dell’amministrazione. A partire dall’ottobre 2018, infatti, il sindaco Luigi de Magistris ha deciso di favorire e promuovere lo sviluppo di questi innovativi metodi di pagamento. Oltre ad ribadire che le criptovalute saranno uno dei metodi di pagamento accettati in città, il primo cittadino ha annunciato delle iniziative concrete per incentivare la diffusione delle criptovalute, come ad esempio la possibilità di accumulare token quando vengono utilizzati i servizi del comune, favorendo in questo modo la legalità e il contrasto all’evasione.

Napoli è anche una delle prime città in cui è stato installato un ATM Bitcoin, ovvero un terminale simile ad un normale Bancomat da cui è possibile acquistare le critpovalute oppure prelevare denaro in contante. Situato nel quartiere Fuorigrotta, l’ATM partenopeo rende disponibili i servizi POS e Gateway e c’è la possibilità di acquistare non solo Bitcoin, ma anche altre criptovalute tra cui Ethereum, Litecoin e Bitcoin Cash.

La pizza napoletana si paga in Bitcoin

Ma oggi è possibile comprare in Bitcoin anche una pizza proprio a Napoli, la città dove la pizza è nata. All’ombra del Vesuvio è infatti possibile ordinare una Margherita o una Quattro Formaggi utilizzando la celebre criptovaluta in una delle pizzerie più famose della città: si tratta del locale “Pizze d’autore” del celebre pizzaiolo Gino Sorbillo, una vera e propria istituzione quando si parla di pizza.

Il pagamento in criptovalute è stato reso possibile grazie alla collaborazione con un’associazione partenopea molto attiva nel settore, la Napoli Blockchain ETS, che ha permesso di dotare il locale di un terminale POS in grado di accettare i pagamenti in Bitcoin. Il sistema funziona grazie alla app POS Napay, sviluppata appositamente dall’associazione (con l’appoggio del Comune di Napoli) per facilitare l’accettazione delle criptovalute da parte degli esercizi commerciali della città.

Il futuro delle critpovalute all’ombra del Vesuvio

Di fatto la pizzeria dei Sorbillo è soltanto uno dei primi esercenti ad usufruire dei servizi legati alle criptovalute (in totale sono qualche decina), ma nei prossimi anni saranno molti di più. Quale sarà il futuro delle valute digitali nella città partenopea? Se ne è parlano nel corso di un meeting organizzato lo scorso gennaio dalla Napoli Blockchain ETS, parallelamente alla presentazione delle ultime novità: il wallet Bolt e la app Napay. Il primo è il wallet ufficiale che permetterà ai cittadini di gestire i token della blockchain napoletana, chiamata TTS e già presentata da qualche mese. La seconda è la app di pagamenti POS che semplifica l’adozione dele criptovalute da parte della attività commerciali, come nel caso della pizzeria di Gino Sorbillo.

La Blockchain di Napoli

L’attenzione degli esperti di critpovalute è tutta puntata sull’ambizioso progetto che prevede la creazione di una blockchain proprietaria con il supporto del comune e che farà diventare la città partenopea una vera e propria capitale delle criptovalute in Italia e non solo. Diversi servizi comunali saranno in futuro erogati sotto forma di token, come ad esempio il contributo per l’acquisto dei libri scolastici per i propri figli o il sistema di voto elettronico per i referendum consultivi cittadini.

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