Condivsione ed inclusione, queste le due linee guida che Salvatore Cecere porta da sempre. Due concetti che applica nella musica, sua fonte ispiratrice, ma anche nell’arte e nel lavoro. Due concetti ben evidenti nel murales che campeggia da qualche giorno sulla palazzina che ospita la scuola di musica di cui è direttore, l’Accademia Lizard in via Frezza a Giugliano.
Com’è nata l’idea del murales
Sull’intera facciata dell’abitazione è stata realizzata un’opera di street art che sta facendo molto discutere nell’area Nord di Napoli per la sua imponenza e per il messaggio che lancia. “Il murales è nato quasi per caso – spiega Salvatore Cecere – mi ero rivolto ai grafici per avere un nuovo logo, loro hanno rilanciato proponendomi l’idea di realizzare quest’opera di street art. Immediatamente ho detto sì ed in 5 giorni il collettivo di NSN997, professionisti di fama europea, ha realizzato il murales”. Salvatore non si aspettava che suscitasse tutto questo clamore e attenzione mediatica: “Effettivamente è strano, uno lavora e si fa il ‘mazzo’ per 15 anni per far conoscere la sua scuola di musica e all’improvviso divento famoso per il murales. E’ sicuramente sintomo che i tempi moderni esigono tempi e modalità nuove di espressione dell’arte, in tutte le sue forme. Forse ha inciso anche l’effetto Jorit”, dichiara Salvatore sorridendo.
Il bianco ed il nero come i due opposti che non sono dicotomia ma valori aggiunti, il giallo come l’oro, il sole, la luce, ovvero la creatività. Questi i colori utilizzati per realizzare il murales, che raffigura, tra gli altri, personaggi che hanno fatto la storia della musica partenopea ed in particolare dell’area Nord di Napoli, ma non solo. Affianco a Pino Daniele,infatti, ci sono le rappresentazioni di Miriam Makeba, Sergio Bruni, il maestro Gianfranco Di Franco e Giambattista Basile, inventore della fiaba moderna che a Giugliano ha avuto i suoi natali. Tra le persone disegnate c’è anche lo stesso Salvatore Cecere:“Un regalo ed una sorpresa che mi hanno voluto fare gli amici di NSN997, me ne sono accorto solo dopo”.
Il murales completato in via Frezza
Salvatore tra passato e futuro
Salvatore ha iniziato la sua carriera fin da giovanissimo, era il 2004 quando fondò l’Accademia The Jack, un incubatore musicale e non solo. Nella sua sede, infatti, gli alunni hanno potuto avvicinarsi non solo alle arti musicali ma anche a quelle corporee, che curano lo spirito e la mente, come lo yoga e il pilates. Nel 2008 è arrivata l’affiliazione con l’Accademia Lizard, una delle più importanti riguardo la didattica musicale, di cui Salvatore è referente in Campania. Ben 7 le scuole, oltre quella di Giugliano, di cui ‘The Jack’ si è occupato, da Benevento ad Ariano Irpino.
L’impegno nella musicoterapia
Da qualche anno Salvatore è impegnato con la musicoterapia, un nuovo metodo sempre finalizzato all’inclusione del ‘diverso’, che in questo caso sono le persone con disabilità e affette da autismo. Partendo dall’esperienza di un ragazzo autistico che grazie al pianoforte ha cambiato vita, Salvatore come direttore della scuola di musica, ha voluto perseguire questo progetto di musicoterapia che lo ha portato ad avere 100 alunni nel corso degli anni di cui 30 autistici. “La musica è il mezzo che viene utilizzato in questa terapia. E’ fonte di espressione, di condivisione, di sostegno e contenimento delle emozioni, dei pensieri che non sempre vengono espressi verbalmente all’interno di un incontro di musicoterapia. Significa esprimere artisticamente, cioè con mezzi quali la pittura, la musica, la scultura, la danza e il movimento tutti i pensieri, i vissuti e le emozioni ad essi legati per elaborare le sensazioni che non si riescono a far emergere con le semplici parole (comunicazione verbale) nei contesti di vita quotidiana”.
La Lizard Academie e la carenza di spazi a Giugliano
Oggi la Lizard Academie è una delle scuole musicali didattiche più importanti della Campania. Ne ha fatta di strada Salvatore quando decise nel 2004 di intraprendere questo percorso, tenendo però le sue radici a Giugliano che poco o niente gli ha offerto in termini di strutture. Proprio dall’esigenza di avere uno spazio aggregativo e di condivisione è nata la volontà di avere una sede dove suonare: “Da giovani andavamo nella sede Sonica in vico Milanese, poi quando è stata chiusa non sapevamo dove suonare e così è nato Jack Studio”. “Giugliano in questi anni è cambiata, prima chi camminava per strada con una chitarra a tracollo veniva preso in giro. Oggi non è più così per fortuna. Resta la carenza assoluta di spazi dove potersi esibire, una programmazione culturale o un festival di spessore. Organizzare feste e festicciole non significa portare cultura ma solo un divertimento ‘usa e getta’ – commenta Salvatore. Il mio desiderio è quello di far sedere tutte le associazioni che si occupano di musica e arte intorno ad un tavolo per organizzare qualcosa di serio e duraturo, che possa portare anche un indotto economico alla città oltre alla proposta culturale di spessore. Non dimentichiamo che Giugliano ha ospitato negli anni Settanta la Woodstock del sud Italia a Licola che vide la presenza di 30mila persone.Ai politici che si candidano ad amministrare questo territorio chiedo di avere lungimiranza culturale e di offrire alle giovane generazioni spazi e strutture dove poter esprimere la propria creatività, sotto tutte le sue forme”.
Salvatore non è solo direttore della scuola ma anche musicista, nel suo curriculum vanta già diverse collaborazioni con gli esponenti più importanti del panorama hip-hop napoletano e campano. “Ci sono tanti progetti che bollono nella pentola, un po’ di pazienza e saprete tutto”.