Carlo Lo Russo e Mariano Torre con le loro dichiarazioni si sono rivelati fondamentali per ricostruire gli affari del gruppo di ‘Abbasc Miano’ e il sistema dello spaccio nel rione. Le loro rivelazioni hanno permesso agli inquirenti di capire da chi viene gestito lo smercio di droga al rione Don Guanella, una delle zone più contese del panorama criminale dell’area nord. Lo Russo in un verbale del luglio del 2016 già aveva fatto nomi di persone poi destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare eseguite nel blitz della settimana scorsa tra cui Arcangelo Vitale ‘Angiulillo’, l’ultimo irreperibile dell’elenco:
«Una è gestita da tale Angiulillo che dava 2mila euro al mese fisse a Tonino figlio di Peppe che è detenuto a Opera. Il guadagno nostro poi era sulla vendita che era a 48mila euro. il prezzo di vendita era sempre questo escluso Marco Corona e Ciro Perfetto che avevano un prezzo di favore». Anche Mariano Torre si è soffermato sui guadagni di queste piazze:«Le piazze del Don Guanella sono divise tra noi e i Licciardi, avete arrestato solo Davide Davide e il figlio del Tacchino ma non tale Angiulillo e quelli dei Licciardi che gestiscono le loro piazze su cui sono in grado di riferire».