mercoledì, Luglio 30, 2025
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Tragedia di Saviano: Antonio non sa ancora della morte dei due figli, della moglie e della mamma

Non sa ancora cosa è successo ai componenti della sua famiglia Antonio Zotto, l’uomo rimasto ferito nell’esplosione della palazzina avvenuta domenica a Saviano.
L’uomo ancora non ha preso conoscenza completa delle sue funzioni ed è affiancato già dal servizio di supporto psicologico del Cardarelli, anche per le comunicazioni che seguiranno circa la tragedia, le cui informazioni gli saranno trasmesse senza incidere ulteriormente sullo stato psichico già alterato. Antonio Non sa che nell’esplosione sono morti i due figli Autilia Pia e Giuseppe, la moglie Vincenza e la mamma Autilia.

La famiglia Zotto di Saviano

E’ vivo, per fortuna, l’ultimo figlio Gennaro. Nelle ultime ore sono migliorate le condizioni di Antonio, ricoveranto all’ospedale ‘Cardarelli’ di Napoli.. La sua è una situazione clinica “impegnativa ma non drammatica”. Da qualche ora è stato estubato e respira spontaneamente. E’ quanto si apprende dai medici della Tigu (Terapia Intensiva Grandi Ustionati) dell’azienda ospedaliera napoletana. La prognosi resta riservata. A destare preoccupazione sono non soltanto le profonde ustioni diffuse sul 35 per cento del corpo ma anche un grosso trauma toracico con difficoltà a livello di apparato respiratorio.

LE INDAGINI SUL CROLLO A SAVIANO

Vista dall’alto la scena era apocalittica apocalittica: i droni hanno restituito le immagini di un edificio collassato, devastato. E sembra di immaginare quel rumore assordante, “come il botto di un jet”, che alle 7.05 ha squassato la sonnolenta domenica mattina di Saviano, un paesone di 15mila abitanti a una quarantina di minuti da Napoli.

“Sembrava il botto di un aereo supersonico. Che era un crollo l’abbiamo capito quando si è levata un’enorme nube di polvere”, dice una delle persone arrivate sul posto subito dopo. E il sindaco, Vincenzo Simonelli, ha invece pensato che fossero “i fuochi di una festa patronale. Poi mi ha telefonato il maresciallo dei carabinieri e mi ha detto che, purtroppo, non era così”. La deflagrazione ha devastato la zona, provocando danni anche ad alcune abitazioni adiacenti: per due famiglie è stato disposto lo sgombero perché i vetri e gli infissi sono andati in frantumi.