Già sottoposto a ben sette operazioni, con il rischio di amputazione della gamba come estrema ratio, ma i sogni di un bambino hanno sempre speranza. Ma la speranza a volte è un vento che spira inaspettatamente sul deserto della rassegnazione e quando tutto sembra perduto ecco la (possibile) soluzione: un intervento chirurgico di un luminare americano, che può essere risolutivo. Una svolta definitiva che deve fare però letteralmente i conti con l’esosità. L’operazione, infatti, costa 98.000 dollari (circa 87.000 euro) cifra insostenibile per una famiglia monoreddito che per l’occasione ha attivato una raccolta fondi online.
Protagonista di questa storia è Luigi V. bimbo napoletano di soli 7 anni. Il piccolo soffre di di pseudoartrosi tibiale alla gamba destra che lo costringe a utilizzare un tutore e delle stampelle. Un problema con cui Luigi convive praticamente da quando è nato e nella sua breve esistenza il bambino ha convissuto con ricoveri in ospedale, operazioni, visite senza però venirne a capo.
L’appello della mamma
Maria Morra riceve InterNapoli nella sua abitazione della zona alle spalle di piazza Carlo III, accogliendoci con Luigi, la sua gemellina e il nonno dei due. Il suo appello è accorato: «L’appello è rivolto a chiunque ma soprattutto a chi è più in alto di noi, dalla politica alle istituzioni. L’intervento che dovrebbe subire non è alla nostra portata per i costi, ecco perché abbiamo aperto un crowfunding» (qui il link a cui collegarsi per donare: https://www.gofundme.com/f/7788a-aiutiamo-luigi?attribution_id=sl:9a4e27b1-9119-4ca2-947e-34ae235a06c2&utm_campaign=natman_sharesheet_dash&utm_medium=customer&utm_source=native_options).
Mamma Maria ricostruisce le vicissitudini vissute da Luigi. «Luigi – spiega la donna – si è sottoposto a sette operazioni. Le prime tre avute al Bambino Gesù di Roma e lì hanno detto che l’ultima spiaggia era quella di avere l’amputazione della gamba ma io non sono fermata, come mamma mi sembra il minimo». Dopo alcune ricerche, ecco l’uomo del miracolo: il dottor Dror Paley della Florida che in alcuni frangenti ha operato e opera anche in Polonia che utilizza un metodo giudicato efficace, il Cross Union sec. «Ci hanno proposto di partire nella prima settimana di agosto per andare in Polonia e fare un intervento, ma la cifra per ora raccolta è meno di 20.000 euro. C’è una finestra per partire a novembre, a patto che si raggiungano i 98.000 dollari, pari a 87.000 euro» aggiunge Maria Morra.
I sogni di Luigi e i costi delle protesi
Il piccolo, come tutti i bimbi della sua età, ha un sogno nel cassetto: diventare un calciatore. «Luigi ha solo 7 anni, ha tanta grinta e tanti sogni da realizzare. Vuole diventare un calciatore e nonostante le sue difficoltà gioca a pallone, è un bambino solare e buono e gioioso. Le sue paure, però le conosco solo io» sottolinea ancora mamma Maria.
La donna non può omettere un altro importante particolare. «A Luigi il contributo della 104 è stato riconosciuto solo a dicembre del 2024 come così gli altri assegni previsti, dopo ben 5 anni da quando gli è stata diagnosticata la pseudoartrosi tibiale. Sapete quanto una protesi? Quasi 2000 euro, cifra superiore a quello dello stipendio di mio marito, l’unico ora a lavorare mentre io no dovuto abbandonare il mio impiego da estetista per stare vicino a Luigi, accompagnarlo a scuola con un carrozzino, accudirlo perennemente nel corso della giornata. A mio figlio – è l’ulteriore giusta lamentela di Maria – spetta una sola e quando andiamo a mare utilizziamo il vecchio tutore che purtroppo, però, gli va stretto. Questo gli causa piaghe, compressione sulle cicatrici e a mare per esempio gattona perché gli fa male la gamba».
Fondamentale è fare in modo che il link della donazione arrivi ad una platea quanto più ampia possibile restituendo Luigi la possibilità di sognare, come merita ogni bambino della sua età.