venerdì, Agosto 15, 2025
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De Laurentiis vince un’altra battaglia: contratti dei calciatori fino a 8 anni

Le parole dell’avvocato Mattia Grassani intervenuto a Radio CRC durante la trasmissione “A pranzo con Chiariello” sul nuovo decreto-legge.

La vittoria di ADL

Il nuovo decreto-legge, emanato dal Consiglio dei Ministri, ha scardinato un sistema che andava avanti da 45 anni sui contratti dei calciatori. Questa innovazione ha cambiato radicalmente i rapporti tra società e calciatori.

“Siamo in presenza ad un intervento legislativo di portata storica ancora non definibile ma che è in grado di cambiare l’assetto e la stabilità dei rapporti tra i club e i giocatori e tra i club e gli agenti dei giocatori stabilendone anche la durata. Questo decreto legge ha segnato anche la vittoria del Presidente Aurelio De Laurentiis! Nel corso delle riunioni della settima commissione del Senato, il presidente del Napoli è sempre stato battagliero su questo tema. Il ragionamento del Presidente del Napoli era il seguente: se posso scritturare un artista, un attore o un regista del cinema per più film e per un periodo di tempo ben definito, perchè non posso scritturare un atleta o un allenatore per un periodo superiore ai cinque anni?” 

Di cosa tratta il decreto

Come spiegato dall’avvocato Grassani, il decreto legge stipulato dal Consiglio dei Ministri tratta un argomento caro ai presidenti calcistici. Prima i calciatori potevano avvalersi dell’articolo 17 per liberarsi da un contratto che li teneva “incatenati” ad una società. Questo articolo 17 permetteva ai calciatori di più di 28 anni di liberarsi dal contratto attuale (pagando un indennizzo) dopo solamente due anni, anche se il loro contratto recitava 5 anni.

Per quanto riguarda gli under 28, il tempo stabilito “obbligatorio” era di 3 anni (sempre considerando un contratto quinquennale).

Con il nuovo decreto-legge si passerebbe ad un estensione dei termini nei quali si può contrattare un calciatore. Il massimo scalerebbe dai 5 anni agli 8.

Questo comporta uno slittamento di tempo obbligatorio nel quale i calciatori non possono liberarsi avvalendosi dell’articolo 17: dai 2 ai 4 anni per gli over 28 e dai 3 ai 5 anni per gli under 28.

Manca solamente l’ufficialità, come conferma Grassani: “La palla è ora nelle mani del Presidente della Repubblica che deve emanare il decreto-legge. La norma è stata estratta e licenziata e il giorno dopo in cui sarà pubblicata la norma sulla Gazzetta entrerà in vigore”.