Da mesi la Galleria Principe di Napoli è in parte inagibile dopo il crollo della facciata dal lato di via Pessina, in pieno centro storico. La delimitazione della parte interdetta ha ristretto parte della carreggiata, a pochi metri dal Museo Nazionale e piazza Dante, cosa che determina spesso lunghe code di veicoli. Non solo: chi vi transita a piedi, in pratica, deve farlo camminando quasi al centro della strada.
La stessa area è diventata più simile a una discarica a cielo aperto e tra porticati continuano a stazionare dei senza fissa dimora in cerca di un riparo, non avendo altro posto dove andare. Residenti e commercianti sono indignati, chiedono un intervento veloce di ripristino dello stato dei luoghi e controlli.
La parola alla cittadinanza
Cristina Becchimanzi, residente del luogo che si è rivolta a InterNapoli.it per denunciare la situazione attuale della Galleria Principe, afferma: «Sono scandalizzata per quanto accade. Un tesoro artistico di questa portata, nei pressi del Museo Nazionale e battuta ogni giorno da migliaia di turisti, è da tanto tempo in queste condizioni». Cristina è a dir poco adirata. «La Galleria Principe oggi è peggio di una discarica a cielo aperto, almeno quelle vengono pulite ogni tanto. Qui non viene nessuno, non c’è controllo ed è pericoloso anche per i senza fissa dimora che vi stazionano. Se ci fosse un ulteriore crollo, quali sarebbero le conseguenze?».
La Becchimanzi si rivolge al sindaco Gaetano Manfredi. «Quando l’ho incontrato mi disse che erano stati stanziati 10 milioni di euro per la Galleria Principe ma evidentemente si è confuso con la Galleria Umberto, quella vicino al San Carlo. Mi aveva detto che avrebbero fatto dei lavori alla Galleria Principe ed invece la situazione è soltanto peggiorata. Forse il sindaco divide Napoli in zone di serie A, serie B e serie C. Ma qui siamo nel cuore di Napoli, il posto deve essere piantonato e di notte è anche peggio. È uno scempio».
L’amarezza dei commercianti
«Questa zona è diventato un pisciatoio, un orinatoio con i turisti che hanno fotografato i senza fissa dimora che si lavavano all’area aperta». A usare queste parole è Giovanni Amodio, commerciante storico di via Pessina che poi aggiunge: «Per me è uno schifo. Non può essere questo un biglietto da visita per chi viene a Napoli. Nel 2023 non ci sono persone che ospitano i senza fissa dimora? Il Comune se ne deve fare carico, bisogna invitarli ad andare nelle strutture. Io li aiuto, specialmente d’inverno».
La proposta di Spazio a Sinistra Napoli
Sulle possibili soluzioni per recuperare il posto, da segnalarsi le proposte fatte anni fa da Spazio a Sinistra Napoli. Gennaro Centanni, principale punto di riferimento di questa comunità politica, le sintetizza al nostro sito. «Sfruttando la presenza della vicina stazione della metropolitana della linea 1, già da tempo abbiamo chiesto che venisse realizzato un attraversamento pedonale per consentire un collegamento tra il Museo Nazionale e la Galleria Principe di Napoli. In questo modo – si dice convinto Centanni – si potranno portare i turisti all’interno della Galleria portando benefici anche ai commercianti della zona». Inoltre, afferma ancora l’esponente di Spazio a Sinistra Napoli, «va migliorata l’illuminazione della zona, con un intervento della ditta comunale Citelum. In più, va trovata una sistemazione degna ai clochard che vivono lì, convincendoli a spostarsi».
Gennaro Centanni poi conclude: «Occorrono anche lavori di messa in sicurezza e i collaudi chi li fa, visti che vengono spese centinaia di migliaia di euro per poi ritrovare il posto in queste condizioni?».
Le parole del direttore del Museo di Napoli
Gaetano Bonelli, direttore del Museo di Napoli rincara la dose: «Che vergogna questa condizione alla Galleria Principe di Napoli. Non ci sono parole, è un degrado assoluto che purtroppo riguarda anche altre strade della città, al verde».