“Devi andare in bagno? Prima della partita…”. Era l’avvertimento perentorio che uno degli operatori della struttura per anziani ‘Casa di Nonna Rosa’ rivolgeva agli ospiti. Parole contenute in una delle registrazioni agli atti dell’inchiesta.
Non voleva perdersi l’incontro del Napoli con l’Empoli e minacciava l’anziano malcapitato. “Devi andare in bagno?” chiede ancora l’operatore socio sanitario, ma la risposta dell’anziano – “dopo… dai” – scatena la sua reazione. “Ora, o dopo non te ne venire che devi andare nel bagno, se devi andare in bagno ti devi muovere…”.
L’anziano a cui fa riferimento la registrazione del 25 febbraio è deceduto il successivo 26 marzo. Questo è uno dei due casi sui quali sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi. L’altro riguarda un ospite della struttura deceduto il primo marzo 2023.
I carabinieri e i magistrati della IV sezione della Procura di Napoli, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, stanno facendo ulteriori approfondimenti per accertare quali siano state le cause del decesso di due anziani deceduti nella “Casa di Nonna Rosa” di Napoli.
Arrestati i 7 operatori della ‘Casa di Nonna Rosa’
Oggi i militari della stazione Chiaia hanno arrestato sette operatori di quella struttura. Accusati, in concorso fra loro, di maltrattamenti continuati e pluriaggravati in danno di persone affidate alla loro cura e vigilanza.
Le indagini hanno consentito di documentare, anche attraverso riprese video definite raccapriccianti, l’orrore a cui gli anziani venivano sottoposti. Uno dei due vecchietti deceduti era affetto da una patologia che gli impediva di nutrirsi a sufficienza. Ciononostante alcuni degli indagati hanno continuato a vessarlo e a urlargli contro per costringerlo ad alimentarsi, fino al giorno in cui si è reso necessario il suo ricovero in ospedale.
Su queste due morti gli inquirenti hanno quindi deciso di vederci chiaro. L’inchiesta parte dalla denuncia di un operatore socio-sanitario. Complessivamente la “Casa di Nonna Rosa”, che si trova al civico 656 del corso Vittorio Emanuele, ospitava una quindicina di anziani di età compresa tra gli 80 e 100 anni.