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Disagi sul sito del governo per gli ex beneficiari del Rdc, orari non a norma e stipendi non comunicati

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Per sopperire all’assenza del Reddito di Cittadinanza il governo ha lanciato la piattaforma Siisl. Attraverso questo portale le persone aventi i giusti requisiti potranno ottenere i sussidi necessari e delle proposte di lavoro. La predisposizione di questo intervento che dovrebbe essere risolutivo sta, però, già provocando forti dissensi e turbamenti tra le persone.

Siisl, un’iniziativa precaria dopo il taglio del Reddito di cittadinanza

Dopo l’annullamento del reddito di cittadinanza il governo adibisce la piattaforma Siisl al fine di promuovere offerte di lavoro e sussidi a tutte quelle persone che ne hanno bisogno. Il problema di questo intervento sta nella strutturazione del portale digitale. Arrecate alle offerte di lavoro, infatti, non sono presenti orari, retribuzioni e atre necessarie informative. Ulteriore complicazione sta nel non poter rifiutare il lavoro offerto pena la decadenza del beneficio economico.

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il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl) dispone sulla sua piattaforma di riferimento circa 21mila impieghi. Attraverso questa possibilità gli ex beneficiari del reddito di cittadinanza potranno iscriversi a dei corsi di formazione da 350 euro erogabile per un massimo di 12 mesi. In quest’arco di tempo potranno ricevere delle proposte di lavoro o interessarsi volontariamente ad alcuni servizi specifici.

Nessuna informazione sulla piattaforma del governo  

Sulla piattaforma Siisl la disposizione del formato informativo è standard per tutte le cariche predisposte dai corsi. Per ogni offerta lavorativa sussiste una parte testuale di descrizione del profilo ricercato e un’altra con un prospetto sintetico. In quest’ultima sezione si presentano tutte le funzioni necessarie da svolgere, i requisiti che il candidato deve possedere per ricoprire tale impiego e le conseguenti retribuzioni con chiarimenti su orari e turni. Proprio qui la professionalità della piattaforma decade facendo acqua da tutte le parti. La complicazione in questione sussiste nella mancanza di tali specifiche nelle sezioni adibite apposta alle delucidazioni dell’impiego che si andrà ad occupare. Altri disagi derivano da un’altra sezione: Quella degli annunci. In quest’altra pagina dovrebbero essere presenti informative ancora più dettagliate eppure per quanto riguarda retribuzioni, contratti a livello tempistico non viene spesa alcuna parola.  

La valutazione al momento

Dinnanzi alla mancanza di precisione della piattaforma Siisl adibita dal governo in assenza del reddito di cittadinanza, gli utenti si trovano in notevole difficoltà. Le offerte di lavoro proposte dal portale digitale non comunicano orari di lavoro e stipendi. Ciò non consente agli ex beneficiari del reddito di cittadinanza di compiere una scelta consapevole rispetto al nuovo ruolo da investire. Dinnanzi a queste discrepanze comunicative il sito tampona con alcune motivazioni:

  • “l’inquadramento e la retribuzione saranno commisurati alle reali esperienze e competenze maturate dalla risorsa” per un meccanico
  • “stipendio competitivo, bevande calde gratuite, buoni pasto e numerose aree dove fare la pausa” diretto a un aspirante magazziniere Amazon
  • “la retribuzione verrà valutata in base all’esperienza del candidato” per una colf
  • “retribuzione e inquadramento contrattuale da stabilire in sede di colloquio”

Siisl offre un lavoro senza condizioni 

In alcuni casi spiegazioni e informazioni in merito al lavoro da accettare non sono compensate nemmeno da richieste poco chiare. In alcune sezioni le spiegazioni si interrompono a metà frase come se qualcuno le avesse copiate e incollate con distrazione da un sito ad un altro. La realtà lavorativa di conseguenza viene calata nell’incertezza. Gli utenti dovranno accettare un lavoro in preda alla difficoltà di vivere una vita dignitosa non disponendo, però, delle informazioni necessarie in grado di consentirgli di portare avanti una scelta maturata secondo pro e contro di un’offerta.

Offerte di lavoro poco lecite 

Se la maggior parte delle offerte risulta mancante di specifiche necessarie alcune proposte pretendono orari di lavoro e stipendi estranei alle norme contro lo sfruttamento. Il contratto in questione richiede tre mesi di occupazione da 14 ore e mezzo al giorno per sei giorni a settimana, con una retribuzione che stando al livello indicato, dovrebbe attestarsi sui 1372 euro lordi. Altre degenerazioni per gli utenti potrebbero essere designate dalla selettività delle offerte. Molte di queste infatti sono rivolte ai laureati o a persone che posseggono un titolo di studio importante che già denota notevoli capacità. Il problema qui sussiste per molti, in quanto, una delle principali cause dell’instabilità economica è proprio dettata da un livello basso di scolarizzazione.

Un problema generale

Considerata la vicenda della piattaforma Siisl, è inevitabile non visualizzare inettitudine nell’operato del governo. Eppure non bisogna cadere nell’errore di circoscrivere questi errori soltanto all’Italia. Anche sui siti degli altri paesi europei i contratti lavorativi risultano mancanti di retribuzioni e talvolta del numero di ore richieste. Non a caso il parlamento europeo ha già dimostrato l’intenzione di voler approvare una direttiva che entro i prossimi tre anni dovrebbe obbligare le aziende a indicare la Retribuzione Annuale Lorda (Ral). Eppure si richiede in particolar modo all’Italia di conseguire un atteggiamento di maggiore chiarezza senza incrinare situazioni già complesse cercando di provvedere ai problemi attuali. Un altro complicazione, infatti, sussisterà per chi a breve otterrà il Sussidio Formazione e Lavoro e per quelli che da gennaio beneficeranno del nuovo Assegno di Inclusione.

Le difficoltà si presenteranno, infatti, quando gli occupabili che percepiranno i due sussidi saranno tenuti ad accettare qualsiasi offerta di lavoro. Eppure tutto questo si rivela paradossale in quanto accettare una proposta offerta dalla piattaforma Siisl senza conoscere le condizioni non consente agli ipotetici interessati di promuovere una valutazione responsabile.

 

 

 

 

 

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