Un’indagine su un fiorente traffico di droga alle Case celesti di Secondigliano potrebbe nelle prossime settimane subire un’accelerata.
Per gli indagati (Carlo Di Lorenzo, Vincenzo De Luca, Giuseppe Ferrante, Maurizio Muciaccia, Massimo Blotto, Giovanni Raimo) è stato notificato l’avviso di conclusione indagini: sono tutti difesi dall’avvocato Maria Rosaria Genovese e sono da ritenere innocenti fino a prova contraria.
Si tratta del prosieguo di un’attività effettuata dagli agenti del commissariato di Secondigliano nel 2020, con i “fantasmi” (gli uomini della squadra operativa ed investigativa) che raccolsero elementi indiziari nei confronti dei sei.
Le Case celesti, appannaggio della famiglia Marino, sono il complesso di edilizia popolare presente su via Limitone d’Arzano, al confine tra Secondigliano e Scampia. All’apice del clan Di Lauro era considerata la piazza di spaccio più fiorente d’Europa, definita il “gioiello della corona”, capace di generare introiti pari a 500mila euro a settimana.