Con l’arrivo del bel tempo e l’avvicinarsi della stagione estiva, torna il resoconto stagionale di InterNapoli sullo stato della balneabilità delle acque campane, sulla base dei dati Arpac.
Giudizio di idoneità balneare di inizio stagione
La pubblicazione dei dati sulla qualità delle acque di balneazione, curata da ARPAC, ha lo scopo di fornire informazioni tempestive a istituzioni e cittadini sull’idoneità alla balneazione delle coste campane. Il monitoraggio, svolto dal 1° aprile al 30 settembre di ogni stagione, è previsto dalla normativa nazionale (d.lgs. 116/08) e si basa sui criteri stabiliti dai decreti ministeriali del 2010 e 2018. La classificazione per l’anno 2025 è stata definita sulla base dei dati raccolti nelle ultime quattro stagioni balneari.
Le acque sono classificate in quattro categorie: scarsa (rosso), sufficiente (gialla), buona (verde) e eccellente (blu), in base alla presenza di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, indicatori di contaminazione fecale secondo l’OMS. Le zone con qualità “scarsa” risultano non balneabili e i Comuni devono adottare misure specifiche come il divieto di balneazione e interventi contro l’inquinamento. Le acque di nuova classificazione vengono valutate solo dopo almeno 16 campioni analizzati. La mappa interattiva di ARPAC usa una simbologia a colori per rappresentare chiaramente la qualità delle acque e la balneabilità dei punti di prelievo.
La situazione delle acque di Napoli: dalla Gaiola a San Giovanni a Teduccio
Secondo le più recenti rilevazioni dell’Arpac, il mare di Napoli è in gran parte eccellente. Le acque di Nisida, della Gaiola e di Marechiaro risultano tra le migliori, con livelli di balneabilità molto alti (colore blu).
Discorso diverso per Posillipo: sebbene la maggior parte del tratto presenti acque limpide e blu, a partire dalla spiaggia del Palazzo Donn’Anna (Martinelli), passando per la spiaggia delle Monache fino a Mergellina, la situazione cambia. In questi punti, soprattutto lungo quasi tutto il tratto di Via Caracciolo, la qualità dell’acqua peggiora sensibilmente, anche a causa della presenza continua di imbarcazioni, e il mare risulta non balneabile.
Dalla parte finale del lungomare, a partire dal Lido Mappatella, l’acqua torna eccellente fino alla spiaggia della Colonna Spezzata, dove il colore diventa giallo, segnalando una qualità sufficiente. Questo livello si mantiene fino a Castel dell’Ovo. Da lì in poi, fatta eccezione per un breve tratto all’altezza della rotonda di via Nazario Sauro, dove la qualità dell’acqua è classificata buona, il mare torna a essere non balneabile fino a San Giovanni a Teduccio.