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giovedì, Aprile 25, 2024
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Dove mangiare la migliore pizza fritta a Napoli e Provincia: la lista

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A Napoli ogni giorno è buono per mangiare una saporitissima pizza, ma il sabato, si sa, è una vera e propria calamita per una delle prelibatezze della cucina partenopea. Pizze di ogni tipo o dimensione trovano spazio sulle tavole, ma quella che ha sempre il suo perché è certamente la pizza fritta.

Oggi la pizza fritta a Napoli è proposta in tante versioni, dalle montanare, sfizioso e inimitabile antipasto in genere con pomodoro, mozzarella e basilico o in versione più grande e ripiena di cicoli e ricotta, per citare la più classica.

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Repubblica.it ha pubblicato una speciale lista dei migliori locali dove mangiare pizza fritta a Napoli e Provincia.


 

Pizza fritta – dal Presidente

Lungo la strada dei Tribunali, nel cuore del centro storico di Napoli, non si può evitare di fare una tappa alla pizzeria Dal Presidente. Qui il bravissimo Gennaro Russo è il capo pizzaiolo e si occupa sia della pizza fritta che di quella cotta in forno a legna. Quest’ultima è preparata secondo i dettami tradizionali, lunga lievitazione e cottura a puntino prima di divenire margherita, marinara, ortolana, quattro stagioni  e tante altre varianti. Per antipasto, però, si inizia proprio con le montanare, da sole o insieme al fritto misto oppure ancora nella versione big della pizza fritta, tutta da gustare calda.

Isabella De Cham 

Isabella, a Napoli, può essere considerata la regina della pizza fritta. Giovanissima e già esperta, ha aperto da poco meno di un anno un suo locale interamente dedicato alla questa specialità. Qui le montanarine sono condite con gusti speciali e indimenticabili: ragù napoletano, genovese, salmone, avocado e pepe rosa, capocollo di Martina Franca e carciofi, tra le tante. Bisogna poi assaggiare la pizza fritta cicoli, ricotta, pepe e basilico, la classica oppure , da provare la Donna Imma con rucola, provola, zeste di limone e caciocavallo. Per un sapore più intenso salame piccante e pomodoro e per i vegani quella con melanzane, pomodorini e formaggio vegano. Dulcis in fundo una torretta di pasta pizza farcita con crema di pastiera, nocciole e albicocche del Vesuvio.

Pizzeria De’ Figliole

Famiglia, tradizione e semplicità queste le caratteristiche della pizza fritta dell’Antica Pizzeria De’ Figliole, fondata da nonno Gennaro nel lontano 1860. Negli anni cambia diverse sedi ma mai le ricette e la bontà delle sue pizze fritte, una vera istituzione tra gli abitanti della città. Qui tutto è rimasto come una volta e la scena dei “panari” calati dai balconi non è più solo un film. La pizza può essere completa con ricotta, cicoli, salame, pomodoro, provola e pepe, con la scarola, acciughe e olive nere, un mix tra queste due o ancora salsiccia e friarielli. Ma ci son anche quella con il soffritto, la lasagna e alla siciliana con le melanzane. Tra i must il calzone classico a forma di mezzaluna, molto richiesto dai clienti affezionati.

Pizza fritta – Masardona

Mare, sole e pizza fritta, tre essenziali elementi per gustare Napoli con gli occhi e con il palato. Dal 1945 per provare tutto ciò bisogna andare alla pizzeria e friggitoria Masardona che sorprende già dalla più semplice delle pizze, quella con provola, pomodoro e pepe. Melanzane, provola e pecorino romano, ricoperta di squisito ragù napoletano,  la Palummiello con polpo verace, insalate e olive e la Ciurillo con fiori di zucca, ricotta, salame e provola. Tutto ad opera della famiglia Piccirillo che non perde colpi nemmeno sul dolce con i palloncini fritti con nutella e cioccolato bianco.

Pizza fritta – Antica pizza fritta da Zia Esterina Sorbillo, Napoli

Gino Sorbillo, istituzione nel panorama della pizza tonda napoletana, da assaggiare non solo a Napoli ma anche a. Roma e Milano, ha dedicato a sua Zia Esterina i punti vendita dediti solo alla pizza fritta. L’impasto è leggerissimo creato solo con l’utilizzo di farine di agricoltura biologica 00 e integrale mentre il ripieno è tutto da scoprire. Si parte dalle più classiche con ricotta e cicoli o ricotta e salame, pomodoro e mozzarella per chi vuole rimanere sul leggero. Le ultime arrivate in menu sono il cappello di pulcinella con polpettine di manzo fritte, quella con il tipico tarallo napoletano(sugna e pepe) e con il pesto genovese Dop. Per i più coraggiosi c’è la pizza Segreto, un appuntamento al buio con il sapore.

Starita, Napoli

Una lunga tradizione familiare che inizia nel 1901, dapprima cantina poi, per opera di Alfonso, diviene negli anni ’40, trattoria, pizzeria e friggitoria.  L’attrezzatura da friggitoria verrà usata proprio bel film “L’oro di Napoli” per la scena di Sophia Loren, mentre, oltre i set qui si friggono numerosi sfizi fritti come le tipiche montanare condite con sugo di pomodoro, mozzarella e una foglia di basilico in cima. Per la serie dei fritti si prosegue con gli angioletti conditi con pomodori, fiori di zucca imbottiti, genovesine e crocchè di patate. Nel tempo poi, grazie ad Antonio e Giuseppe la pizzeria giunge oggi alla quarta generazione, specializzandosi anche nella pizza tonda classica in tante versioni da quelle più classiche  a quelle più particolari come la messicana.

Concettina ai tre santi, Napoli

Nello storico e caratteristico rione Sanità, dal 1951, Concettina, davanti la porta del suo basso, sfornava e vendeva succulente pizze fritte agli abitanti del rione. Oggi, la storia e i segreti dell’impasto sono in mano alla quarta generazione con Ciro Oliva e il padre Antonio. Qui la montanarina è con ricotta di fuscella di Bufala, pancetta e zeste di Limone o quella della nonna con friarielli, polpette e ragù napoletano, frittatine tipiche.  Specialità della casa, la fresella , fatta con impasto della pizza, come quella con tracchia, friarielli e provola. Tra le tonde dopo marinara e margherita c’è tutta la fantasia possibile. Da non perdere la fritta Parthenope con ricotta di fuscella di bufala, ricciola affumicata, alghe di mare disidratate, zeste di arancia e pepe.

Da Fernanda, Napoli

Passeggiando per vico Speranzella, nella Napoli più vera di sempre è impossibile non fare una sosta da Fernanda. “Pizze fritte mattina e sera” recita il cartello fuori la porta della sua casa, un “vascio” con l’ingresso diretto dalla strada dove c’è il suo banco per la pizza fritta. Fernanda forse è l’ultimo baluardo della pizza fritta fatta come una volta, sull’uscio di casa. Fragranti, succulente, da scegliere tra grandi e piccole, tonde e a forma di mezzaluna. I ripieni rispettano rigorosamente la tradizione, pomodoro, provola, ricotta, cicoli e pepe che tutti insieme formano la pizza fritta, quella completa. Una vera e propria esperienza napoletana fare la fila nello stretto vicoletto, scottarsi le mani con la pizza appena presa dall’olio e gustarla passeggiando per i quartieri Spagnoli.

Pizzeria Primicerio, Villaricca

 

Gennaro Primicerio, è l’anima e il cuore di questa pizzeria, pizzaiolo e docente presso una scuola di pizza napoletana, è sempre intento nella ricerca e nella sperimentazione di nuovi impasti per raggiungere la massima leggerezza. Tutto inizia a partire dai loro fritti piccole, dorate e gonfie montanare mini da assaggiare in tante versioni differenti; olive e capperi, genovese, con peperoni, melanzane, con ragù o con polpettine fritte. Le tonde, cotte in forno a legna, non sono da meno con il loro bordo alto e soffice, tutte con ingredienti sceltissimi come la. Mortazza con provola di Agerola e mortadella Bologna Igp, quella con pomodorini gialli oppure da provare una degli esperimenti fantasiosi di. Gennaro la pizza con impasto al pomodoro del Piennolo del Vesuvio Dop.

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