Stamane i carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un’importante operazione contro il clan Gionta, arrestando 5 persone accusate di estorsione e usura aggravati dall’uso di metodi mafiosi. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, punta a colpire duramente un sistema di intimidazioni ed estorsioni che avrebbe gravemente danneggiato diverse attività tra cui il Savoia Calcio e un imprenditore locale.
La tangente sul calcio imposta al Savoia
Secondo quanto emerso dalle indagini, il clan Gionta avrebbe imposto alla dirigenza del Savoia Calcio il pagamento di circa 3mila euro per garantire la continuità dell’attività sportiva. La somma sarebbe stata richiesta come condizione necessaria affinché la squadra potesse continuare a giocare, sottoponendo così i dirigenti a pressioni e minacce volte a ottenere denaro per agevolare il clan. Gli arrestati, infatti, risultano accusati di condotte di estorsione aggravate dal metodo mafioso, confermando la forza intimidatoria del clan Gionta sulla società calcistica.
Il GIP ha ritenuto le prove raccolte sufficienti per emettere ordinanze di custodia cautelare in carcere, evidenziando l’aggravante del metodo mafioso, che si manifesta nelle minacce e pressioni esercitate dagli arrestati per ottenere guadagni illeciti. Questo episodio di violenza economica conferma la strategia del clan di utilizzare l’intimidazione per ottenere vantaggi sia nel settore sportivo che in quello imprenditoriale, mostrando una capacità d’infiltrazione capillare in diversi ambiti del territorio.