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sabato, Aprile 27, 2024
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Drink gratis, botte e pistole in faccia: così la gang ‘comandava’ in discoteca

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Drink gratis, botte e pistole in faccia: così la gang ‘comandava’ in discoteca.  Sette persone, tra cui un adolescente di 15 anni, sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dai Giudici del Tribunale ordinario e per i minorenni di Catania ed eseguita dai carabinieri del locale comando provinciali. Le accuse vanno dall’estorsione alle lesioni personali commesse con l’uso di armi alla violenza privata, con l’aggravante del metodo mafioso.

Le indagini, coordinate dalla Procura e condotte dal nucleo operativo della compagnia piazza Dante, avrebbero documentato l’esistenza di un gruppo criminale composto da numerosi giovani, tra cui i sette indagati e guidati dal 15enne, parente di Andrea Nizza, figura apicale del clan appartenente alla famiglia catanese di cosa nostra “Santapaola – Ercolano” e attualmente detenuto al 41 bis.

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IL VIDEO

VIOLENZE CONTRO I DIPENDENTI DELLA DISCOTECA

Il gruppo, nel periodo compreso tra febbraio e maggio 2023, avrebbe attuato una serie di violenze e minacce nei confronti del titolare e dipendenti dell’Ecs Dogana, discoteca che si trova al porto di Catania, assoggettandoli a una vera e propria condizione di succubanza.

Gli indagati, con le modalità del branco, avrebbero spadroneggiato all’interno del locale con avventori e addetti ai lavori, ingaggiando finte risse per creare disordini, minacciando e picchiando barman e buttafuori per estorcere entrate e consumazioni gratuite, intimidendo i clienti e causando, in una circostanza, l’interruzione di una festa privata. Dunque ne è derivato un ingente danno per il titolare dell’esercizio, consistente non solo nel mancato incasso di ingressi e consumazioni, ma soprattutto nel deterioramento dell’immagine del suo locale, nella riduzione di clientela, e nella gestione dei dipendenti.

PISTOLE IN VISTA

Emblematico un episodio di violenza, quando il gruppo criminale, ostentando la disponibilità di pistole, avrebbe violentemente pestato due giovani coetanei, procurando a uno dei due lesioni guaribili in dieci giorni. Nello specifico dopo essere stata accerchiata dal branco, sarebbe stata colpita alla testa con il calcio della pistola e poi presa a calci e pugni dal gruppo, che non si sarebbe fermato neanche davanti alle ferite sanguinanti. L’ordinanza prevede cinque misure cautelari in carcere, uno agli arresti domiciliari e per il minorenne la custodia in istituto penitenziario.

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